CASERTA. A seguito dellincontro di oggi a Palazzo Salerno, a Napoli, tra rappresentanti del sottosegretario allEmergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, e della struttura commissariale, …
…lassessore regionale allAmbiente, Walter Ganapini, e gli assessori allAmbiente delle Province Campane, i presidenti delle Province di Caserta, Sandro De Franciscis, di Napoli, Dino Di Palma, di Salerno,
Sul trasferimento degli impianti ex Fibe alle Province abbiamo illustrato oggi, attraverso i nostri assessori, le osservazioni tese ad emendare lordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 giugno. Ordinanza che riteniamo ambigua sulle modalità del trasferimento e sulle risorse cui attingere per il funzionamento degli impianti e a garanzia dei livelli occupazionali e che attribuisce alle Province la paradossale funzione di controllore e controllato.
Il nostro senso di responsabilità e di collaborazione, confermato anche con lavvento del nuovo Governo nazionale e ribadito negli incontri delle passate settimane con il sottosegretario Bertolaso, è stato invece mortificato dallannuncio, dato stamane, dellimminente nomina dei commissari ad acta con il compito di gestire la transizione rispetto alla presa in gestione degli ex Cdr fino al ritorno ai poteri ordinari delle Province. Tutto questo è da ritenersi inaccettabile.
Inaccettabile in quanto con le nostre Amministrazioni non abbiamo mai cercato di fuggire dalle responsabilità, chiedendo a più riprese di poter esercitare in toto quelle funzioni che in altre parti dItalia sono da sempre delegate alle Province in materia di ciclo dei rifiuti. Quella che registriamo oggi, invece, è la conferma che il tema continua ad essere trattato senza una visione complessiva ed organica.
Il rifiuto da noi opposto alla presa in gestione dei Cdr, fonte di altri scandali proprio sulle modalità di gestione e peraltro dichiaratamente fuori dalle norme, è stato sin dal primo momento motivato dallimpossibilità di far fronte a tale ruolo senza adeguate garanzie. È del tutto palese, invece, e i fatti di queste ultime ore lo dimostrano, il tentativo di scaricare sulle Province, Enti locali e contribuenti della Campania, la pesante eredità lasciata da 14 anni di gestione commissariale dellemergenza ed il conto finale di una serie interminabile di sprechi ed episodi di malcostume che hanno fatto della Campania un caso unico al mondo.
Adesso, come già rilevato, il conto finale è servito alle Province. Con il rischio di ridurle in bancarotta e di far pesare sui cittadini la mancata erogazione di servizi e far ricadere sulle loro tasche i costi di una emergenza che anche alla luce di quanto si ipotizza appare davvero infinita.