Omicidio Corvino-Piccolo: ergastolo per Zara e Cantiello

di Redazione

Nicola ZaraSalvatore CantielloCASAL DI PRINCIPE (Caserta). Il mese di giugno per il clan dei casalesi è stato emblematico, i giudici hanno emesso più di venti ergastoli contro i boss della camorra, considerando anche quelli del processo Spartacus in secondo grado.

A chiudere il cerchio ci ha pensato la terza corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Due ergastoli per Nicola Zara e Salvatore Cantiello, per il duplice omicidio Corvino-Piccolo. Il dispositivo è stato letto ieri pomeriggio presso l’aula bunker del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dalla presidente Elisabetta Garzo e giudice a latere Di Zenzo. Due anche le assoluzioni per Vincenzo Cantielloe Luigi De Vito detto “Scuocco”. Tommaso Zara, figlio di Nicola, è stato condannato a 18 anni di reclusione, mentre per i due collaboratori di giustiziaLuigi Diana ed un extracomunitario alle dipendenze di alcuni capi del clan dei casalesi, Ben Mons Haoum, la corte di assise ha inflitto loro una condanna a 15 anni di reclusione.

Tommaso ZaraLuigi DianaL’omicidio di Davide Corvino e Raffaele Piccolo è legato a quello di Salvatore Bidognetti. Infatti, i tre furono uccisi lo stesso giorno, il 3 novembre 1997, a Casal di Principe. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dopo le dichiarazioni di Luigi Diana, chiese al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli la carcerazione per tutti i condannati, tanto che Nicola Zara era latitante. Quest’ultimo fu scovato dopo due anni di latitanza e più precisamente il 25 agosto del 2006 a Cancello ed Arnone, nell’abitazione di Angelina Diana, di 47 anni, pregiudicata e moglie di Francesco Verazzo, ucciso in un agguato nel 1990. La donna fu prima posta in stato di detenzione per favoreggiamento, ma poi fu scarcerata. Nicola Zara all’epoca dell’arresto era accusato degli omicidi di Salvatore Bidognetti e dell’imprenditore di Casal di Principe, Davide Corvino, uccisi in un agguato il 3 novembre del 1997 nonché di Raffaele Piccolo, eliminato il 29 ottobre dell’anno successivo. In quegli anni era comunque in atto la guerra di camorra all’interno del clan dei casalesi. Nei periodi vennero uccisi anche altri affiliati e personaggi emblematici del clan.

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