False certificazioni per rifiuti speciali: arresti in Campania

di Redazione

carabinieriSANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta). Tre persone sono state arrestate dai carabinieri del Noe di Caserta e Salerno nell’ambito di un’inchiesta, avviata dalla Procura di Santa Maria CV, sul rilascio di false certificazioni ai fini dello smaltimento di rifiuti speciali.

Si tratta del titolare, di un chimico e della segretaria di un laboratorio di analisi che ha sede a Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno. Perquisizioni e sequestri sono stati ordinati nelle province di Caserta, Avellino e Salerno dove hanno sede nove azienda indagate. I reati contestati sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, truffa e falso in atto pubblico, per la fornitura di false certificazioni per i rifiuti speciali. In sostanza, il laboratorio avrebbe fornito false certificazioni sull’analisi di fanghi di depurazione provenienti dalla regione Campania, grazie alle quali si consentiva lo smaltimento dei rifiuti – nonostante fossero in realtà rifiuti speciali, contenenti cromo 3, in grado di provocare alterazioni fisiche se in grandi dosi – in discarica o impianti di compostaggio. Da quest’ultimi impianti usciva poi del fertilizzante, che in alcuni casi veniva direttamente sparso su territori utilizzati per agricoltura con la compiacenza dei proprietari dei fondi.L’operazione rappresenta lo sviluppo di un’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti speciali della procura sammaritana che lo scorso anno portò all’emissione di 38 ordinanze di custodia cautelare.

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