Castellammare, quinta città d’Italia per i lidi più cari

di Redazione

Antonio SicignanoCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli). Nuova polemica politica nella città delle acque. Dopo che il Sole 24 ore ha reso noto gli esiti della ricerca Trademark, relativi ai costi delle spiagge italiane, che vede la città di Castellammare tra le prime cinque località di Italia con i lidi più cari, scende in campo il centrodestra cittadino che accusa duramente l’amministrazione comunale.

“Il dato fornito dalla stampa nazionale – tuona Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania – rappresenta l’ennesimo fallimento dell’amministrazione Vozza. Da tempo contestiamo la politica di questa giunta che, in uno stato attuale così nefasto, addirittura ritiene opportuno andare a concludere accordi con i gestori dei lidi balneari. Ancora una volta – continua – chiediamo l’applicazione ferrea della legge 296/2006 che fa obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”. Intanto, per Sicignano la questione stabilimenti balneari si rivela ancora più interessante con riferimento alla concrete dimensioni della battigia. Ovvero quella area, prossima al bagnosciuga, che è esclusa dalla concessione demaniale, e su cui i gestori dei lidi balneari non hanno alcun titolo. Tale porzione di spiaggia, infatti, non sarebbe uguale, in assoluto, per tutti i comuni, in quanto viene fissata, di volta in volta, da una delibera del consiglio comunale. “Abbiamo ragione di credere – spiega Sicignano – che in molti stabilimenti balneari locali tale area non è completamente libera al passaggio dei cittadini, perché le dimensioni fissata dall’ente comunale, per tale porzione di suolo, sono di minima entità. Ragion per cui, ho scritto una lettera al Sindaco, affinché, in nome della trasparenza della Pubblica Amministrazione, renda note le dimensioni fissate per la battigia delle spiagge facenti parte del comune di Castellammare. Chiediamo, inoltre, – conclude Sicignano – l’istituzione di un corpo speciale dei Vigili Urbani dedito al controllo dell’adeguatezza dei prezzi nei lidi balneari e del rispetto dei parametri fissati dalla legge 296 del 2006, sul libero ingresso e sulla tutela della battigia”.

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