Rifiuti, Aversa ostaggio della puzza

di Raffaele De Biase

 AVERSA. Aversa continua ad essere ostaggio dei miasmi provenienti dai rifiuti; quelli presenti e quelli già raccolti.

Ebbene sì! Perché se la mole dei sacchetti di immondizia sparsi in ogni dove, per le strade della città normanna, inizia gradualmente a diminuire, lo stesso non può dirsi del poco gradevole olezzo che circonda marciapiedi, sino a pochi giorni or sono ancora occupati da rifiuti di ogni genere. La ragione di una tale irrespirabile (è proprio il caso di dirlo) condizione va ricercata nella mancata disinfestazione che avrebbe dovuto seguire le prime azioni di raccolta. Tale opera di bonifica andava programmata dall’amministrazione comunale e sollecitata all’Asl per il suo materiale espletamento. Ma lor signori, troppo impegnati a preparasi per il “match” di settembre, quando si dovrebbe tornare alla giunta politica, non hanno tempo oggi per curarsi di “piccolezze” quali la salubrità della vita in città. Ed allora, mentre in Forza Italia si assiste all’ennesima guerra fredda e nel Partito democratico si gioca alla guerra dei mondi, agli aversani non rimane che accollarsi, oltre all’implacabile caldo di questi giorni, anche gli assai poco inebrianti effluvi dell’immondizia. A quando il riscatto morale e civile di una comunità allo sbando?

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