Pd, il neo segretario D’Amore si presenta alla stampa

di Raffaele De Biase

Mariano D’Amore AVERSA. “Uniti nella chiarezza!”. Questo il monito lanciato dal neosegretario del Pd Mariano D’Amorenel corso della conferenza stampa svoltasi giovedì mattina presso la sezione degli ex diessini in Piazza Municipio.

Dopo una breve presentazione, a rompere gli indugi nel proporsi ai colleghi della carta stampata è stato proprio D’Amore che ha ribadito da subito i caratteri di propositività, di apertura e di sostanziale novità del Partito Democratico. “Il Pd è un partito nuovo, – ha esordito D’Amore – disancorato da logiche e meccanismi che hanno caratterizzato i vecchi partiti sinora, frenandoli nella loro spinta propositiva e soprattutto nel dialogo con la società. Compito precipuo del Partito Democratico sarà quello di ristabilire, dunque, un rapporto con la società aversana, comprendendone le esigenze. Un rapporto che da tempo la politica pare aver smarrito. Questo è un passaggio essenziale per poi avanzare delle proposte che vadano nel senso atteso dai cittadini. Su questo terreno quindi, su quello della proposta, oltre a quello della critica, dovremo costruire un’alternativa credibile all’attuale amministrazione. Il Partito Democratico, infatti, nasce a tutti i livelli con aspirazioni di governo e, quindi, in tale prospettiva deve dimostrare un’adeguata maturità politica. A riguardo – ha dichiarato il neosegretario – posso già annunciare che subito dopo l’estate formeremo una sorta di amministrazione ombra, una squadra i cui componenti lavoreranno per temi specifici. Nel frattempo già sarà attivo un ufficio di segreteria o, come io preferisco definire, un gruppo di lavoro che, chiarisco, non è un esecutivo , ma lavorerà col segretario in un’ottica di apertura. Un gruppo che si vedrà, quindi, inevitabilmente ampliarsi nell’accogliere il contributo di quella parte di società civile che crederà nel progetto Partito Democratico”.

D'Amore e MincioneNon mancano, poi, i riferimenti alle polemiche circa l’elezione che lo ha visto vincitore insieme al neopresidente Francesco Mincione. “Sento molto la responsabilità di valorizzare e rispettare l’impegno di chi ha creduto e ha lavorato per la riuscita del progetto Partito Democratico ad Aversa – dichiara D’Amore – e quindi soprattutto l’impegno e la dedizione di Antonello D’Amore e di Rodolfo Parisi. Voglio sottolineare che per quanto abbiano vissuto un momento di concitazione le elezioni che hanno visto decretare segretario il sottoscritto e presidente del partito Francesco Mincione si sono svolte sempre in un clima corretto e civile, un clima che nel corso dei lavori congressuali non è mai venuto meno, nonostante il confronto, anche serrato, che c’è stato fra le anime del partito. Capisco l’amarezza di Parisi, capisco meno i toni all’indomani delle elezioni, ma allo stesso tempo sottolineo l’assoluta legittimità delle elezioni per come si sono svolte. Su un punto voglio essere chiarissimo. Sento forte la responsabilità come segretario di presentare e lavorare ad un progetto che si rivolga con la stessa sensibilità ed attenzione a tutti coloro che hanno lavorato e lavoreranno per il Partito Democratico, quelli che hanno votato per Mariano D’Amore e anche quelli che non hanno votato per Mariano D’Amore. Anzi, vado oltre. L’obiettivo è quello di offrire un progetto che si rivolga con credibilità anche a chi non fa parte del partito ma ci verrà in futuro. Perché questo è un partito che deve aprirsi al contributo di tutte quelle parti della società civile che possono determinare la crescita del nostro territorio. Quindi, nessuna preclusione e nessuna precondizione se non quella di condividere e credere nel progetto costruito insieme. In tal senso, si dovrà essere sì uniti, ma nella chiarezza! L’unità in sé non è un valore assoluto, se non è corroborata da una forte condivisione sulle cose da fare e sul come farle . Un’unità, dunque, lontana da ipocrisie e manovre di corridoio”.

Sulla stessa linea delle dichiarazioni di D’Amore l’intervento del neo presidente Mincione, che ha posto l’accento sull’importante contributo in termini di impegno personale e progettualità che sono chiamati a dare i giovani del partito. Lo stesso D’Amore ha poi presentato gli esponenti dell’ufficio di segreteria: Marco Villano, Gennaro Diana, Fulvio Trasacco e Carmine Esposito.

Gennaro DianaA delineare i termini di quella che sarà l’opposizione del Partito Democratico in città all’amministrazione Ciaramella è Gennaro Diana: “Sbaglia chi crede che il Pd farà un’opposizione morbida nei confronti dell’amministrazione guidata Ciaramella, tanto da farle fare sonni tranquilli. Viceversa, il Pd di Aversa incalzerà questo centrodestra, attualmente impegnato a dirimere i suoi dilemmi interni fra giunta tecnica e giunta politica, su tutti i temi su cui si è dimostrato deficitario, tanto da non far registrare, ad un anno dalle ultime comunali, alcun tipo di risultato. La nostra, però, sarà un critica severa legata a proposte precise espressione di un altro modo di intendere la pubblica amministrazione”. Sin qui le dichiarazioni dei democratici.

Insomma, gli intendimenti pare siano chiari: nessun inciucio e proposte di evidente socialità; più complicato, però, sarà riconquistare la fiducia e soprattutto il contributo di quell’elettorato che, tradito da passate esperienze, tarda a riconoscersi in un centrosinistra sinora lacerato, autoreferenziale e palazzinaro. Anche perché, si sa: delle sole buone intenzioni sono lastricate le strade che portano all’inferno…

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