An, Carratù vicepresidente. E’ “guerra delle strade”

di Redazione

Dino Carratù AVERSA. Dino Carratù è il nuovo vicepresidente di Alleanza Nazionale. Durante la riunione del direttivo tenutasi venerdì scorso, su convocazione del presidente Antonio Schiavone, Carratù ha ricevuto la nomina assieme a Nicola Nicolò, che sarà il nuovo tesoriere.

Erano presenti, oltre a Schiavone e ai due membri del direttivo, anche Ciro Coscione, Michele Orabona e Giovanni d’Angelo. “La scelta di nominare un giovane, anagraficamente ma non politicamente, – afferma il presidente Schiavone – va nella direzione di dare ad Alleanza Nazionale ad Aversa una prospettiva lungimirante. Così come auspicato dal nostro stesso capogruppo consiliare, Michele Galluccio. E’ ovvio, tuttavia, che non avvieremo la parabola discendente intrapresa dal Pd. A Carratù e Nicolò faccio l’in bocca al lupo di un proficuo lavoro”.

“Ringrazio il presidente per la fiducia che ripone nei miei confronti – ha commentato il neo vicepresidente Dino Carratù – e che mi propongo di ripagare fattivamente e nel miglior modo possibile soprattutto continuando a dare lustro al lavoro politico intrapreso, testimoniato dagli attestati di stima verso la sua persona provenienti dai vari partiti che compongono la maggioranza e dallo stesso sindaco Ciaramella. E’ un momento delicato per la politica aversana; nessuno deve sottrarsi alla proprie responsabilità. Solo tenendo presente l’interesse degli aversani potremmo giungere ad una costruttiva soluzione che ridia credibilità alla politica ed ai politici della nostra città. Diversamente non avremo futuro. Il percorso politico intrapreso da An, portato avanti dal presidente Schiavone, va proprio in questa direzione. E’ evidente, tuttavia, che in politica anche i numeri contano, ma più dei numeri contano gli uomini che rappresentano quei numeri. E’ quindi necessario riavviare una nuova fase politica, decisamente diversa da quella passata.

Colgo l’occasione – continua Carratù – per sottolineare l’importanza ed il grande valore istituzionale e politico espresso dal civico consesso, su proposta di An, nell’intitolare una strada a Giorgio Almirante. La polemica, questa si assurda, intrapresa dai soliti comunisti, abietti e anacronisti, si perde nel nulla. Almirante ha dato tanto alla storia della Repubblica d’Italia, questo dimostrato dagli attestati di stima provenienti da tutte le aree politiche. L’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ebbe ad elogiare il suo grande senso dello Stato e la sua ineguagliabile intuizione politica. Bene ha fatto il consigliere Rosato ad astenersi in Consiglio Comunale, dimostrando estrema sensibilità istituzionale. Dovremmo forse ricordare le decine di milioni di vittime del comunismo, specie di stampo sovietico? Dovremmo ricordare le migliaia di vittime in Istria e Dalmazia ad opera del sanguinario Tito con il contributo dei partigiani? Dovremmo ricordare la terrorista Baraldini ed il sanguinario Che Guevara ai quali sono dedicate strade nella nostra città? I grandi uomini scrivono la storia e questa li riconosce come grandi.

Proporrò – conclude Carratù – al gruppo consiliare di Alleanza nazionale di preparare una mozione per eliminare l’intitolazione di strade alla Baraldini ed a Che Chevara”.

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