Il Pd invoca “Unità nella chiarezza”

di Redazione

PdORTA DI ATELLA. Il giorno 22 giugno si sono incontrate le delegazioni del Pd di Orta di Atella e Sant’Arpino per un’analisi della situazione politica ed amministrativa dei loro comuni e della zona atellana.

Unanime è stata la preoccupazione espressa per la grave situazione, che in modi ovviamente diversi e in relazione a particolari avvenimenti, si è creata nella nostra zona per la presenza e la penetrazione della camorra in una realtà, fino a pochi anni or sono, sostanzialmente sana e tranquilla.

“Capire le ragioni di tale presenza – si legge in una nota del Pd – e soprattutto coglierne i rapporti eventuali con uno sviluppo distorto del territorio e spesso abnorme è uno dei compiti primari che sono davanti al nostro partito, ma crediamo anche a tutte le altre forze politiche e sociali. E’ questa, a nostro avviso, una precondizione indispensabile per lo sviluppo civile, sociale, economico e politico della nostra zona. I comitati direttivi (o meglio i coordinamenti territoriali) che saranno eletti, sono impegnati con la Direzione Provinciale e con le altre realtà territoriali, ad una riflessione puntuale e ad assumere una iniziativa su queste tematiche per l’area atellana. Nel contempo si avverte anche la necessità di giungere ad una conferenza programmatica del Partito in preparazione di un auspicabile conferenza provinciale e regionale che affronti il nodo della centralità della nostra zona cerniera tra Napoli e Caserta e decisiva, quindi, per lo sviluppo dell’area metropolitana. Sulla scorta di queste valutazioni le delegazioni ritengono che, pur nel rispetto dell’autonomia dei propri circoli e nella considerazione delle peculiarità delle singole situazioni locali, il Pd debba essere coerente e chiaro nelle proprie posizioni, ma soprattutto rispettoso delle risultanze elettorali.

Ad Orta, prima della sospensione del Consiglio comunale, e a Sant’Arpino, si è all’opposizione. Un’opposizione forte e radicata con un partito che ha 5/6 punti in più della media del dato provinciale. Un partito che raccoglie questo risultato nonostante defezioni non secondarie, e talora non dovute (specie ad Orta) a convergenze politiche, può aspirare a svolgere un ruolo da protagonista in tutto il comprensorio atellano. Un Partito che grazie anche alla presenza e al rinnovamento di forze politiche legate al cattolicesimo democratico ed alla sinistra storica, specialmente riformista, ha saputo avviare una positiva trasformazione del proprio patrimonio storico-politico, con un forte radicamento dei valori e degli ideali per dare forma e sostanza al nuovo partito dei democratici e dei riformisti.

Il Pd da noi più che altrove non può essere una sommatoria ex Ds, ex Margherita o altri ex! Solo con gli ex non si scrive una pagina nuova. Riteniamo che si debba puntare, come fecero i nostri padri (De Gasperi, Togliatti, Nenni,) sui valori e sugli ideali affinché i nuovi protagonisti, giovani, donne, precari, intellettuali si sentano attratti dal nuovo Partito e si impegnino a farsi classe dirigente e quindi a candidarsi al governo delle istituzioni del nostro Stato. Se si vogliono raggiungere questi obiettivi bisogna però superare visioni parziali e settoriali e fare vera autocritica (quando occorre), nonché favorire, sulla base di opzioni politiche condivise, soluzioni unitarie,anche al problema della formazione di gruppi dirigenti. Il Pd di Orta di Atella e S.Arpino pone come centrale,lo ribadiamo, l’impegno alla lotta alla camorra, ai costi della politica, al rapporto morale e politica, ad un diverso uso del territorio, alla formazione di una nuova classe dirigente, politica ed amministrativa.

Il regolamento congressuale provinciale prevede che il nostro collegio Orta di Atella – Sant’Arpino elegga 4 delegati, 2 donne e 2 maschi, per l’Assemblea Provinciale. I presenti alla riunione sulla base (ci preme sottolinearlo) delle valutazioni politiche condivise, ritiene che ci siano le condizioni per presentare una lista unitaria ad Orta e Sant’Arpino, formata da 2 rappresentanti per ciascun Comune (con parità di generi). Essi vogliono anche lavorare perché in coerenza con un nuovo spirito unitario presente a Caserta, tutte le sensibilità del partito concorrino a dare soluzioni unitarie e condivise, condizione per noi indispensabile perché il Pd cresca e si affermi.

Un obiettivo che deve essere di tutto il partito. – conclude la nota del Pd – Per questo auspichiamo ‘Unità nella chiarezza’. Ed affermiamo fin d’ora che eventuali e reali divergenze politiche sono le uniche che possono giustificare presentazioni di liste alternative”.

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