I Commissari: “Occorre la collaborazione dei cittadini”

di Redazione

il viceprefetto Franco ProvoloORTA DI ATELLA. Una conferenza stampa, a porte chiuse, per chiedere “collaborazione ai cittadini ortesi”. Si è svolto lunedì mattina, intorno alle 12 e 30, l’incontro tra il vice prefetto vicario Franco Provolo, il capo di gabinetto della prefettura Gerardo Iorio e il viceprefetto Gaetano Cupello e gli organi di stampa. video

Sedevano al tavolo dei commissari, nominati dal prefetto Ezio Monaco lo scorso tre giugno, a seguito della sospensione del consiglio comunale di Orta di Atella per presunte infiltrazioni mafiose, anche il dirigente della polizia di Aversa Antonio Sferragatta e il maggiore dei carabinieri del reparto territoriale della città normanna Francesco Marra. Provolo ha presentato i tre collaboratori, “che saranno importantissimi per la gestione commissariale”, Lombardo (segretario generale del comune di San Gennaro Vesuviano), Borriello (direttore dell’area tecnica e ragioneria del comune di Torre del Greco) e Palermiti (ingegnere dell’area tecnica di Piedimonte Matese). “Esperti che ci aiuteranno a verificare le condizioni in cui versa il Comune e che di certo sapranno trovare soluzioni adatte ai possibili problemi che emergeranno”.

la terna commissarialeParla al futuro Provolo perché, in effetti, ancora la situazione non è chiara: sono “solo pochi giorni che ci siamo insediati e ancora non abbiamo visto tutto”. Ed infatti Provolo non ha ancora visto, per sua stessa ammissione (anche se ha puntualizzato di “essere a conoscenza della situazione edilizia del territorio”), le decine e decine di costruzioni, quasi tutte abusive, che si ergono, in parte complete in parte ancora in corso d’opera, lungo tutto il perimetro della città. Ma di certo ha visto la casa comunale e il suo intervento, ieri mattina, è iniziato proprio così: “Orta di Atella è un’isola felice rispetto agli altri paesi dell’agro aversano, lo si vede dall’edificio che ci ospita e dai mezzi di cui è dotata la polizia municipale. In queste condizioni il nostro lavoro è più facile”. La ricchezza, evidente nella nuova struttura che ospita il municipio, ha sorpreso i commissari. Quella stessa ricchezza però potrebbe essere solo un velo che copre una realtà tanto più sorprendente quanto più in contrasto con l’appariscenza della casa comunale.

Dopo questa premessa, Provolo ha sottolineato la necessità che “la cittadinanza collabori con noi. Ho già parlato con il sindaco Del Prete e sono stato molto chiaro con lui su questo punto: i cittadini devono capire che questo è un momento delicato e che c’è bisogno della loro collaborazione. – ha affermato Provolo – perché non sempre nei comuni sciolti c’è stata partecipazione, cooperazione e sintonia da parte dei cittadini. Noi siamo funzionari del governo e rappresentiamo lo Stato: non c’è contrapposizione con alcuna parte politica, siamo qui per affrontare una situazione d’emergenza”. E i tre commissari non hanno alcuna intenzione di rimanere più del dovuto a Orta di Atella. Anche in questo caso Provolo è stato chiaro: “Questa è una situazione molto provvisoria”.

Forse loro lasceranno il comune presto, ma in comune arriverà la commissione e ci rimarrà almeno per un anno. Intanto i commissari sono già a lavoro, hanno già avuto il primo incontro con i dipendenti comunali e gli Lsu in servizio presso la municipalità. Inoltre hanno indicato una priorità: “Non siamo qui per fare assistenza – ha affermato Provolo – ma per far camminare la macchina comunale. L’attività amministrativa non sarà bloccata e noi di certo non faremo passare la nottata”. La battuta serve al viceprefetto per far capire che i commissari hanno intenzione di adottare la linea dura. E questo è stato il messaggio lanciato anche durante l’incontro avuto con i rappresentati sindacali e i dipendenti della Nu preoccupati per il loro futuro lavorativo. In quella occasione i commissari hanno annunciato che non si ammetterà l’interruzione del servizio, soprattutto in questa condizione di emergenza, e che qualora i dipendenti non si limitassero a una protesta civile si ovvierà con la sostituzione del personale.

Sulle motivazioni della sospensione Provolo non si è esposto e ha solo indicato una coincidenza: “La Gmc era presente in molti dei consigli sciolti per infiltrazioni camorristiche”.

dal Corriere di Caserta (di Luisa Conte)

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