Camorra, la Prefettura sospende l’amministrazione di Orta

di Antonio Taglialatela

Comune di Orta di AtellaORTA DI ATELLA. L’amministrazione di Orta di Atella, guidata dal sindaco Salvatore Del Prete, è stata sospesa per presunte infiltrazioni camorristiche.

La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno nella cittadina atellana, anche perché, nonostante dall’8 novembre scorso fosse insediata la commissione d’accesso inviata dalla Prefettura, questa aveva ricevuto una proroga fino al prossimo agosto. Pertanto, nessuno si aspettava una decisione tale in questo periodo.

Ma l’arresto, lo scorso 26 maggio, del consigliere di opposizione e vicepresidente del consiglio comunale, Antonio Orefice, – segretario della Cancelleria della Procura generale della Corte d’Appello di Napoli, nell’ambito dell’operazione che ha portato a 53 arresti di persone affiliate o ritenute organiche al clan camorristico dei casalesi-gruppo Iovine (secondo gli inquirenti, Orefice era legato in particolare al boss Bruno Lanza, al quale faceva favori, come “insabbiare” fascicoli relativi ad ordinanze d’arresto per consentirgli la latitanza) – ha indotto il prefetto Ezio Monaco ad accelerare l’iter.

Inoltre, secondo alcune indiscrezioni, tra le motivazioni vi sarebbe anche l’omicidio dell’imprenditore casalese Michele Orsi, – la cui società è partner privato della società mista pubblico-privata Gmc, che opera nell’ambito dello smaltimento rifiuti, della quale Orta di Atella è uno dei comuni promotori. Il provvedimento di “sospensione”, a cui seguirà la richiesta di scioglimento definitivo, è stato adottato a conclusione della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato stamani a Caserta, in via straordinaria, alla luce dell’uccisione di Orsi, il quale, dopo essere stato arrestato nei mesi scorsi per lo scandalo rifiuti del consorzio Ce4, era diventato “dichiarante”, ossia un testimone di giustizia e nei prossimi giorni avrebbe dovuto parlare dinanzi ai giudici.

Per la gestione provvisoria del Comune di Orta di Atella, il prefetto Monaco ha nominato tre commissari: il vice prefetto vicario Franco Provolo, il capo di gabinetto della prefettura Gerardo Iorio e il viceprefetto Gaetano Cupello.

Un altro momento critico per la comunità ortesecoincise l’8 maggio dello scorso anno con l’arresto di Angelo Brancaccio, consigliere regionale dei Ds (oggi Udeur) ed ex sindaco di Orta di Atella,e dialtre sei persone, tra tecnici e imprenditori. Estorsione, peculato e corruzione furono le accuse contestate a Brancaccio nell’ambito di una delicata inchiesta avviata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere su alcune speculazioni edilizie in città. Dopo venti giorni di detenzione e circa due mesi di domiciliari, Brancaccio ritornò libero.

Camorra, sospensione per Orta di Atella

Orta di atella. I primi, rapidi provvedimenti dopo l’omicidio di Michele Orsi e l’escalation della criminalità nel Casertano sono stati adottati ieri in sede di comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato d’urgenza dal prefetto di Caserta Ezio Monaco. Ed è stato proprio il prefetto a sospendere, con proprio provvedimento, per presunte infiltrazioni camorristiche il consiglio comunale di Orta d’Atella. Un provvedimento di sospensione degli organi elettivi, legato a ipotesi di infiltrazioni malavitose, di solito viene adottato in casi particolarmente gravi e consegue il lavoro svolto dalla commissione di accesso che si è insediata a Orta di Atella lo scorso novembre e che proprio nei giorni scorsi ha depositato la sua relazione conclusiva. A quanto si è appreso, fra le motivazioni alla base del provvedimento anche l’ultima inchiesta, culminata nel blitz dei giorni scorsi, che ha portato all’arresto del vicepresidente del consiglio comunale Antonio Orefice, cancelliere della Corte d’Appello di Napoli, accusato di avere fornito informazioni e collaborazione a esponenti del clan camorristico dei casalesi. Per la gestione provvisoria del comune di Orta d’Atella, il prefetto Monaco ha nominato tre commissari: il viceprefetto vicario Franco Provolo, il capo di gabinetto della prefettura Gerlando Iorio e il viceprefetto Gaetano Cupello. Ma fra i motivi alla base del provvedimento di sospensione c’è anche l’attività della società mista Gmc, attiva nel campo dei trasporti e dei rifiuti, la cui componente privata è riconducibile ai fratelli Sergio e Michele Orsi. Il caso Gmc è stato anche al centro del dossier che ha portato allo scioglimento del Comune di San Cipriano d’Aversa; quest’ultimo centro, insieme con Gricignano, nei mesi scorsi era uscito dalla società. «Dopo due anni di calvario, mi tocca pagare anche questo prezzo. Un prezzo che non ho meritato e che scaturisce da vicende che non mi appartengono – commenta il sindaco di Orta Salvatore Del Prete – Ma che c’entro io con la Gmc? Il Comune di Orta di Atella ha acquistato le quote pubbliche dal Comune di Gricignano d’Aversa – spiega Del Prete – E nel gennaio 2007 io stesso avevo provveduto alla risoluzione contrattuale unilaterale per i disservizi. Ma a quanto pare è stato tutto inutile. Speravo che Orta e gli ortesi meritassero di più, ma gli eventi sono andati in una direzione diversa». Solo da qualche settimana Del Prete era ritornato alla guida del Comune, dopo aver ritirato le dimissioni rassegnate a seguito della mozione di sfiducia presentata dai consiglieri comunali dell’Udeur, quelli più vicini all’ex sindaco e consigliere regionale Angelo Brancaccio, raggiunto lo scorso anno da un’ordinanza di custodia cautelare.

Il Mattino (ALESSANDRA TOMMASINO) 03.06.08

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