Vertice Fao, Ahmadinejad attacca Israele e l’Onu

di Redazione

AhmadinejadROMA. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, intervenuto questa mattina al vertice Fao, non si è affatto smentito ed ha attaccato duramente non solo Israele, considerandolo un “regime falsificato di sionisti”, ma anche gli organismi decisionali dell’Onu.

Infatti, appena sbarcato ieri all’aereoporto di Ciampino, ha subito dichiarato: “I popoli europei hanno subito i maggiori danni dai sionisti e oggi le spese di questo regime falsificato, sia le spese politiche che quelle economiche, sono sulle spalle dell’Europa”. Durante il vertice Ahmadinejad ha espresso il suo disappunto contro l’ esistenza di una presunta coalizione che opererebbe per contrastare lo sviluppo della produzione del nucleare. “E’ un’energia pulita ed economica – dichiara il presidente – contro cui ci sono irresponsabili interferenze da parte di coloro che da un lato tengono artificialmente alti i prezzi del petrolio, dell’energia e delle tasse dei loro consumi e incoraggiano i biocarburanti ricavati dai prodotti agricoli e dall’altro ne fanno il pretesto per aumentare i prezzi delle derrate alimentari”. Rivolgendosi alla platea Ahmadinejad dichiara: “Smettiamola di costruire armi, nessuno puo’ vivere senza cibo. Devolviamo un’adeguata fetta delle spese militari dei singoli paesi per accrescere la produzione alimentare e i sussidi alimentari ai poveri”. Il capo iraniano ha chiesto alle autorità presenti al vertice di “ridefinire il sistema dei dazi doganali e dei sussidi agricoli per garantire un’equa produzione e distribuzione”. Nel corso della conferenza stampa Ahmadinejad si è poi scusato di non poter incontrare gli esponenti del governo italiano a causa dei “tempi serrati” della sua visita a Roma. Vorrei estendere i saluti al popolo italiano che ha ereditato una grande civilta’. Il popolo iraniano e quello italiano – continua il premier – condividono alcune caratteristiche: ospitalita’, accoglienza cordiale”. La presenza e le parole espresse da Ahmadinejad hanno provocato reazioni non solo dei politici italiani e non, ma anche di giovani romani ebrei che hanno contestato pacificamente contro il presidente davanti al Colosseo. “Uno stop al presidente, una protesta – ha affermato uno dei giovani ebrei che ha partecipato alla manifestazione – senza frasi offensive che vuole mobilitare l’opinione pubblica contro la presenza di Ahmadinejad nella Capitale”. In occasione della manifestazione sono stati anche stampati venticinquemila volantini con l’immagine del capo della Repubblica d’Iran sbarrata dal segno di divieto e con la frase “Non posso entrare” o “non ti vogliamo”.

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