Rivelazioni Minardi: cene tra Andreotti e boss della Magliana

di Antonio Taglialatela

Giulio AndreottiROMA. Giulio Andreotti, negli anni ’80, avrebbe in un paio di occasioni incontrato a cena il boss della banda della Magliana Renato De Pedis, detto “Renatino”.

A rivelarlo Sabrina Minardi, ex moglie del calciatore Bruno Giordano ed amante di De Pedis, che sta rendendo testimonianze sulla scomparsa di Emanuela Orlandi nel 1983. “Io andai anche a cena a casa di Andreotti, con Renato. – racconta la donna – Ovviamente davanti a me non parlavano… due volte ci sono andata… Renato ricercato… La macchina della scorta sotto casa di Andreotti della polizia… Renato ricercato, siamo andati su… eh… accoglienza al massimo… c’era pure la signora… la moglie… una donnetta caruccia … ovviamente davanti non parlavano di niente”. La testimone precisa che Andreotti “non c’entra direttamente con Emanuela Orlandi, ma con monsignor Marcinkus sì”.

Monsignor Marinkus, allora presidente dello Ior (Istituto per le Opere Religiose), avrebbe ordinato a De Pedis, secondo la Minardi, il sequestro della giovane Emanuela per “lanciare un messaggio” a qualcuno più in alto. La Orlandi sarebbe stata uccisa, chiusa in un sacco e gettata in una betoniera. In un altro sacco, secondo la teste, accanto a quello di Emanuela, c’era il corpo di Domenico Nicitra, un bambino di 11 anni figlio del pregiudicato Salvatore, coinvolto nel processo alla banda della Magliana. Anche il cadavere del bimbo sarebbe stato gettato nella betoniera. Ma è su questo punto che le testimonianze della donna si rivelerebbero poco attendibili. Infatti, la Minardi sostiene di aver avuto una relazione con De Pedis tra la primavera del 1982 e il novembre 1984. Emanuela Orlandi scomparve il 22 giugno ’83 ma il piccolo Nicitra, invece, morì dieci anni dopo, il 21 giugno 1993, quando De Pedis era già morto. Quest’ultimo fu ucciso nel 1990. Una confusione, quella della Minardi, che forse è legata all’uso di psicofarmaci e dall’uso di droghe che ammette di aver fatto uso in quel periodo. La donna, non a caso, oggi si trova in una comunità terapeutica in Trentino. Poche settimane fa, la sua famiglia è tornata all’attenzione della cronaca perché la figlia, Valentina Giordano, fu protagonista, insieme al fidanzato Stefano Lucidi, del tragico incidente sulla Nomentana, a Roma, in cui morirono Alessio Giuliani e la sua ragazza Flaminia Giordani.

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