Gela, abortisce ma il bimbo nasce lo stesso

di Angela Oliva

 

GELA (Caltanissetta). Circa 80mila euro di risarcimento per i danni subiti.E’ la cifra che dovrà versare l’ospedale “Vittorio Emanuele” ad una 49enne gelese.

La donna, infatti, nel 1999, effettuò un’interruzione di gravidanza presso l’azienda ospedaliera di Calatanissetta e, stando alla cartella clinica, l’operazione riuscì con successo. In realtà non è andata così poiché, dopo poco tempo dall’intervento, la donna continuava ad avere sintomi che la infastidivano e, quindi, si recò in visita da un ginecologo privato che le annunciò una gravidanza arrivata, ormai, già al quinto mese. La signora, all’epoca 40enne, portò avanti la gestazione nonostante la paura per l’età avanzata ed ora il bambino ha 9 anni e gode di ottima salute. Ma i genitori non si sono arresi ed denunciarono l’ospedale che effettuò l’aborto, che si difese sostenendo che, a volte, l’aborto terapeutico può fallire. Ora i giudici della Corte d’Appello hanno deciso condannando l’ospedale a risarcire la signora per i danni subiti ma l’azienda ospedaliera ha annunciato che farà ricorso in Cassazione.

 

 

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