20 giugno: Giornata Mondiale del Rifugiato

di Redazione

Accadde oggi. “Vi esorto a celebrare lo straordinario coraggio e il contributo apportato ai rifugiati di ieri e di oggi”, Kofi Anna ex Segretario Generale Nazioni Unite.

Nell’anno 2000 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in onore a quello che si faceva in Africa con il famoso “Africa Refugee Day”, adotta una risoluzione che individua nel 20 giugno la Giornata Mondiale del Rifugiato. Già però il 1960 era stato individuato come anno del rifugiato, ne è ricordo una serie di francobolli prodotti dalle Poste Italiane. Il messaggio è quello di riflessione sulla drammatica condizione dei rifugiati e sull’incredibile coraggio che impiegano nelle loro vicende di profughi itineranti. La giornata è caratterizzata dalla consegna annuale del premio intitolato a ‘Fridtj of Nansen’, un premio assegnato da oltre 50 anni in ricordo appunto dell’esploratore norvegese che già nel 1921 fu nominato dalla Società delle Nazioni, primo Alto Commissario Internazionale per i rifugiati. Tra gli ultimi vincitori ci piace ricordare Graca Machel, Luciano Pavarotti e Annalena Tonelli. L’energia, il coraggio, la voglia di cambiare vita e trovare soluzioni diverse per il futuro, ma anche il pericolo, l’indifferenza degli uomini, i tanti no all’immigrazione, vengono messi sull’altare dell’azione dei rifugiati. Il mondo celebra in modo diverso la giornata, si va dai concerti, alle semplici feste di paese, di certo nostro compito resta il rispetto, il sostegno e la solidarietà a queste genti, arrivate da lontano che guardano ancora più lontano.

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