12 giugno 1667, prima trasfusione di sangue

di Redazione

James Blundell Accadde Oggi. Sarà accusato di omicidio Jean Baptiste Denis, allorquando il giovane quindicenne al quale ha trasfuso sangue di agnello, malato di tifo, perderà la vita.

Siamo nel 1667, è il 12 giugno e il medico di Luigi XIV, tenta una metodica estrema, per cercare di salvare il ragazzo. Non ci riuscirà, ma aprirà la strada alle trasfusioni di sangue. Nel 1679 a Roma interviene direttamente il Papa per vietarne la diffusione, ma siamo ancora alle prime trasfusioni tra animale ed uomo. Bisogna attendere il 1818, allorquando James Blundell trasfonde una propria paziente con una imponente emorragia da parto, con sangue del marito, va bene. Si continua, ma il successo ha ancora bassi livelli, nessuno pensa ancora al problema rigetto, alla coagulazione del sangue, al suo raffreddamento. Nel 1913 il tedesco Richard Lewinsohn, studia metodiche di coagulazione e raffreddamento, ma già nel 1901 Karl Landsteiner aveva individuato i gruppi , ricevendo poi nel 1930 il Premio Nobel per la medicina e nel 1931 insieme a Alexander S.Wiener, scopre anche il fattore Rh, crollano totalmente i problemi collegati alle reazioni immunitarie da trasfusione. Recenti le problematiche collegate alla trasmissione di epatite C e di Aids. Oggi però possiamo dire che la prima forma di “donazione”, quella del sangue è più che perfetta.

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