Europei 2008: sotto accusa le scelte di Donadoni

di Redazione

Roberto DonadoniBADEN (Svizzera). Dopo la pesante sconfitta di ieri sera con l’Olanda è tempo di bilanci. Sul banco degli imputati, oltre ad alcuni calciatori apparsi fuori condizione, Materazzi su tutti, c’è il ct Roberto Donadoni.

L’ex tecnico del Livorno è stato accusato da tutti di non aver impiegato al meglio i calciatori azzurri, facendo partire dalla panchina uomini come Del Piero, Grosso e Cassano, apparsi in grande spolvero. D’altronde è stato solo col loro ingresso in campo che la squadra ha trovato una sua quadratura tattica. È facile criticare dopo la sconfitta, ma errori ci sono e sono evidenti. Sotto accusa la difesa, con Materazzi non in condizione sarebbe stato più opportuno schierare Chiellini al centro. Per quanto riguarda il centrocampo, discutibile l’esclusione di De Rossi per far spazio ad un impalpabile Ambrosini. Il romanista sarebbe stato utile come argine davanti ad una difesa già penalizzata dalla grave assenza di Cannavaro. Discutibile anche la scelta di mandare in campo Gattuso in evidente calo fisico al posto di un centrocampista tutto muscoli e corsa come Perrotta che con le sue incursioni avrebbe potuto far male alla lenta e macchinosa difesa olandese. In attacco invece Toni non è stato supportato a sufficienza da Di Natale e Camoranesi, quest’ultimo in evidenza solo nell’ultima parte di gara, quando con l’ingresso sul terreno di gioco di Del Piero è tornato al suo ruolo naturale di centrocampista esterno. Adesso c’è la Romania, per quella che già rappresenta l’ultima spiaggia per la comitiva azzurra. L’impresa non sarà facile, alla luce del pari con la Francia, ma l’Italia ha i mezzi necessari per batterli e continuare l’avventura ad Euro 2008.

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