- Lucca, donne aggredite senza motivo: identificato lo “schiaffeggiatore” nigeriano
- Inchiesta su false fatture tra Gricignano e Casal di Principe: interrogatori di garanzia
- Telese, cade da tre metri e perde i sensi nel parco delle Terme: salvato dalla Polizia
- Aversa, cenano al ristorante e vanno via senza pagare: beccati grazie ai social
- Napoli, “Il Mattino” lascia la storica sede di Via Chiatamone: redattori protestano
- Frank Miller, l’autore di Sin City e Batman Forever ospite al Comicon di Napoli
- Barista uccisa, condanna a 14 anni per i fratelli Cioffo di San Cipriano
- Reggia di Caserta, dalla peschiera spuntano due reti da letto
- Richiedenti asilo spacciavano droga: 22 arresti a Pordenone
- Falsi capi “Yves Saint Laurent”, sequestri tra Como e Varese
Romania, il premier Tariceanu rimette il mandato
BUCAREST. Cè aria di crisi politica in Romania. Dopo la sonora sconfitta alle amministrative, il primo ministro Calin Popescu Tariceanu ha rimesso nelle mani del suo partito il mandato.
Esponente del Partito Nazionale Liberale, Tariceanu è da quattro anni primo ministro del governo di Bucarest sostenuto da una coalizione di centrodestra. Si è candidato alla guida del suo partito: Tutti gli amministratori del Partito Liberale che sono andati al di sotto del 15% devono andare a casa e rimettere nelle mani del Partito il proprio mandato. Esordisce in questi termini il premier Tariceanu. Clima di vittoria in casa socialdemocratica (Psd) visti i risultati elettorali raggiunti: 1137 sindaci eletti in tutta la Romania, risultato inatteso che premia il ruolo importante di opposizione al Governo del Paese. Il leader del partito Mircea Geoană va duro e attacca il presidente della Repubblica, il democratico Traian Băsescu: Il presidente Băsescu non fa altro che spaccare i partiti politici pur di creare una pseudo maggioranza per le prossime politiche dellautunno 2008, ho constatato che la creazione di una mega coalizione di governo, come era nelle intenzioni di Băsescu è fallita. Col nostro partito socialdemocratico, con questi risultati nelle mani ci candidiamo a colmare le discrepanze sociali ormai sotto gli occhi dellopinione pubblica internazionale presenti ancora oggi in Romania. Il fatto più sconvolgente che dovrebbe far riflettere è il disinteresse del popolo: a Bucarest ha votato per il turno di ballottaggio di domenica circa il 31% degli aventi diritto. Che dire viva la democrazia!
You must be logged in to post a comment Login