Protesta dei camionisti: due morti in Spagna e Portogallo

di Antonio Taglialatela

 Quella che doveva essere una protesta contro il caro-petrolio si è trasformata in tragedia. Due i morti, in Spagna e Portogallo, durante le manifestazioni organizzate dai camionisti europei.

Un conducente spagnolo, che prendeva parte ad un blocco stradale dinanzi ai mercati generali di Granada, è stato investito e ucciso da un furgone che cercava di passare. Nelle vicinanze di Alcanena, in Portogallo, anche qui presso un posto di blocco, un altro camionista è morto investito da un autocarro. In quest’ultima circostanza le testimonianze sono però discordanti. Uno dei capi della protesta, Manual Agostinho, ha dichiarato che si è trattato di omicidio. Il camion che ha ucciso il manifestante, secondo Agostinho, viaggiava a circa 50 chilometri orari. Un funzionario della polizia ha invece riferito che l’uomo si è aggrappato al camion per cercare di non farlo passare, poi è caduto ed è finito sotto le ruote. L’autista dell’automezzo è stato comunque arrestato dagli agenti ed ora sono in corso accertamenti per valutare l’accusa di omicidio o di omicidio colposo. Intanto, lo sciopero prosegue nei due Paesi, creando disagi, per la carenza di scorte alimentari e di carburante, e file chilometriche lungo le strade. Anche in Italia i trasportatori sono sul piede di guerra, nonostante il governo abbia annunciato la riduzione dei pedaggi autostradali per i ‘padroncini’, iniziativa ritenuta insufficiente per revocare il blocco in programma il 30 giugno.

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