Cimitero e Puc: intervista al sindaco Mario Masi

di Raffaele De Biase

Mario Masi CARINARO. Un Mario Masi a tutto campo. Nel corso di una lunga intervista risponde alle critiche fatte a più riprese dall’opposizione consiliare e da quella “extraconsiliare”.

Oggetto della disamina del primo cittadino la tanto dibattuta questione dell’ampliamento del cimitero, l’approvazione del Puc (ex piano regolatore generale), e quindi le prospettive di crescita e sviluppo della comunità carinarese.

Dottor Masi, ultimamente la sua amministrazione è stata oggetto di un tiro al bersaglio vero e proprio, fatto di disparate critiche che, se nella contestata vicenda dell’ampliamento del cimitero hanno trovato il loro volto più evidente, non hanno mancato di investire anche altri ambiti come quello cruciale della tanto attesa rivisitazione urbanistica della città. Cosa sente di dover replicare ai detrattori dell’amministrazione comunale?

Guardi, io credo che ci troviamo di fronte a critiche del tutto strumentali, che nascono da un ‘prurito’ dovuto all’avvicinarsi di nuove elezioni comunali, causa scadenza naturale del mio mandato. E’ alquanto singolare, infatti, che coloro che stanno criticando l’amministrazione siano stati nel corso dei quattro anni già maturati del mio mandato completamente in silenzio ed assenti da qualsiasi forma di dibattito e confronto. Fra l’altro, io stesso, dopo un primo scorcio della consiliatura, presentai pubblicamente un primo resoconto dell’operato dell’amministrazione da me guidata ed in quella circostanza nessuno obiettò alcunché. E’ perciò curioso che oggi si dia il là a tutte queste polemiche che, come le andrò a dimostrare, sono strumentali a fini di parte e vuote di fondamento oggettivo. In merito alla questione cimitero mi preme rimarcare che coloro che stigmatizzano l’amministrazione, come l’associazione ‘Insieme’, sono per lo più persone vicine o facenti parte della vecchia amministrazione Affinito, un’amministrazione che aveva previsto di fare un ampliamento del cimitero attraverso la formula del project financing, che talvolta nella pratica dà molto ai privati imprenditori e poco alla collettività. Un ampliamento, quello ipotizzato dall’amministrazione Affinito, ben più consistente ed oneroso di quello previsto dalla nostra amministrazione. Secondo quella formula si intendeva affidare la realizzazione oltre che la progettazione esclusivamente ad un privato, il quale poi avrebbe venduto loculi e cappelle a suo comodo. L’attuale amministrazione, invece, allineandosi a realtà giudicate da tutti evolute socialmente e culturalmente, ha indetto un concorso d’idee, partendo dal presupposto che l’ampliamento del cimitero potesse essere l’occasione anche per una riqualificazione urbanistica di un’area che va salvaguardata e valorizzata nella sua sacralità. Tale concorso ha riscosso un certo successo e l’idea vincitrice è stata decretata tale da una commissione accademica. Capisco che questo possa aver destato la permalosità di qualche progettista nostrano, abituato ad essere chiamato personalmente dall’amministratore di turno e che costui possa essere stato infastidito dall’idea di doversi confrontare con altri professionisti, provenienti anche da altre regioni, ma questa suscettibilità non può né deve essere il cruccio principale per chi è chiamato ad amministrare nell’interesse del paese.

Ma, nello specifico, quali sono i punti qualificanti della realizzazione dell’ampliamento, così come partorita ed approvata?

Innanzitutto quello di cercare una soluzione nuova e pregevole sul piano estetico – architettonico. Di qui l’esigenza, altrimenti non sussistente, del concorso d’idee. La progettazione risultata vincitrice che conferirà alla nuova struttura una forma circolare riprende i motivi di alcune realizzazioni di cimiteri sparsi in varie realtà italiane, in particolare nell’Italia centrale. Falsa poi la voce che vorrebbe tale soluzione precludere qualsiasi intervento da parte dei cittadini di Carinaro in merito alla caratterizzazione dei loculi e cappelle che si andrebbero ad acquistare. Proprio coloro che oggi contestano l’amministrazione Masi, nel corso dell’amministrazione Affinito portarono avanti l’idea di un progetto che, ripeto, basato sulla formula del project finacing, non avrebbe, quello sì, consentito ai carinaresi di lavorare all’interno del cimitero per la realizzazione e l’ultimazione di loculi e cappelle che avrebbero dovuto acquistare così come realizzati dal privato. Nel nostro progetto, invece, è previsto che, eccezion fatta per il perimetro murario, c’è spazio per l’intervento autonomo del privato che acquisterà il terreno per la realizzazione di loculi o cappelle. Fra l’altro, quando avremo avuto tutti i visti e le approvazioni del caso, in un dibattito pubblico, in piazza o in aula consiliare e non nel chiuso di un’associazione, presenteremo il progetto con i costi di vendita che, per ora, possiamo ipotizzare inferiori a quelli che terroristicamente e, ripeto, strumentalmente, qualcuno sta falsamente propagandando.

Può fare un stima iniziale?

Credo che per ogni spazio di terreno ripartito si potrà arrivare attorno ai ventimila euro. Tenga conto, però, che da ciascun spazio la famiglia acquirente potrà ricavare una quindicina di loculi e, comunque, è prevista anche la costruzione, nella nuova realizzazione, di 440 loculi per chi vorrà comprare il singolo loculo a prezzi convenienti e diversificati in base al tipo di loculo, se a collocazione orizzontale o verticale in profondità. E’ poi prevista la possibilità di acquisto di terreno per la realizzazione di cappelle gentilizie. Quindi, come vede,le polemiche speciose fomentate sono motivate solo da esigenze elettorali. A differenza di quanti in precedenza hanno solo promesso realizzazioni di sorta noi fra un mese saremo in grado di presentare ai cittadini la progettazione ed i costi di acquisto. La progettazione risultata vincitrice poi, voglio sottolinearlo, ha riscosso il plauso di altre amministrazioni di altre parti d’Italia e di tutti coloro che sono in buona fede o che sono tecnici del settore. Fra l’altro un cimitero è anche un luogo di ricordi e pertanto abbiamo pensato con questa soluzione di qualificare il sito al meglio sotto tutti i punti di vista. Lo stesso avvocato Comparone, sindaco in un’amministrazione di cui io ero vicesindaco, non fece niente di meglio che presentare a riguardo una relazione di tre paginette.

Altro punto assai contestato riguarda l’approvazione di un nuovo piano regolatore generale (oggi Puc) che Carinaro attende da anni ed il mancato sviluppo economico della zona causa un supposto immobilismo dell’amministrazione da lei guidata.

Il problema dello sviluppo e dell’occupazione è soprattutto di questi tempi un problema difficile e complesso e non va preso alla leggera come fa invece qualcuno. Tale problema coinvolge sì scelte politiche ma deve fare i conti anche con le difficoltà di un paese inquadrato in una realtà italiana. Io non sono un Presidente del consiglio dei ministri. In passato avversai la calata degli imprenditori in politica memore anche dell’esperienza fatta in tal senso dall’amministrazione Affinito. Un imprenditore può dare alla politica solo se pospone i propri interessi a quelli della collettività, altrimenti è solo un condizionatore in negativo di un’amministrazione che deve perseguire interessi generali. In ogni caso, io mi impegnai a cercare occasioni di sviluppo per la mia comunità e a riguardo pensai alla realizzazione ed approvazione di un piano regolatore che solo può assicurare per un realtà come Carinaro un vero sviluppo. Voglio ricordare che il piano regolatore, l’unico della storia di Carinaro, che ancora governa il paese è quello approvato dall’amministrazione guidata sempre dal sottoscritto nel lontano 1978. Tale piano si dava un prospettiva decennale. Dall’88 ad oggi sono passati venti anni in cui si sono succedute almeno cinque amministrazioni e l’amministrazione che ora sta mettendo seriamente mano al piano regolatore guarda caso è sempre un’amministrazione Masi e non certamente né alcuni esponenti del circolo Insieme che in passato sono stati amministratori, né qualcuno cha a loro si affianca ed è sempre stato contestatore dell’operato dell’amministrazione da me guidata. Comunque, io le dico che quest’amministrazione approverà per la fine del suo mandato il piano regolatore che, com’è notorio, non è una sciocchezza, ma la cosa più importante è che il nostro nuovo Prg sarà un esempio di perequazione urbanistica. Un piano che cioè non impoverirà alcuni cittadini a vantaggio di altri. Col nuovo piano tutti avranno analoghe possibilità di crescita economica e di lavoro. Non ci saranno terreni di serie a e terreni di serie b, né cittadini di serie a e cittadini di serie b. Sa cosa significa questo per la mia comunità in termini di ridistribuzione di ricchezza? Tutto questo fermo restando che per legge faremo un consultazione popolare, in cui tutti potranno fare le proprie osservazioni in merito al piano. Do appuntamento a tutti in tal senso fra dieci mesi.

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