Sentenza di secondo grado per il processo ‘Spartacus’

di Redazione

Michele OrsiIl processo ‘Spartacus 1’ avrà tra breve la sentenza di secondo grado emanata dalla corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Napoli che sta per entrare in camera di Consiglio per la deliberazione di rito.

In questa sede, infatti, già stamattina i giudici, dopo aver sentito le deduzioni del Sostituto Procuratore Generale Corrado Arcese e la difesa degli imputati, dovrebbero emettere la sentenza di secondo grado, confermando o riformando la sentenza di primo grado emessa dai giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Arcese conosce fin troppo bene questo processo, poiché già in passato aveva ricoperto la carica di pubblico ministero nello stralcio del processo Spartacus che vedeva protagonista l’omicidio di Pagliuca Genovese. Novità del processo, iniziato oltre due anni e mezzo fa, è l’omicidio dell’imprenditore Michele Orsi a Casal di Principe e la collaborazione di Domenico Bidognetti, cugino del boss Francesco Bidognetti. Già mercoledì i giudici riuniti in camera d consiglio dovrebbero sciogliere le riserve. In questo procedimento sono indagati solo 26 imputati dei 124 iniziali e relativamente a 13 episodi di omicidio, tutte persone riconducibili al clan dei Casalesi. Un altro troncone, quello riferito alle estorsioni e i tentati omicidi, verrà invece trattato in competenza separata da un’altra Corte d’Appello.

Si pensava fosse un udienza di routine quella di stamattina, invece si è tramutata in uno vero e proprio programma di intrattenimento. In aula ha preso la parola Sandokan, al secolo Francesco Schiavone, che in presenza del Presidente Romeres e del Giudice a latere Maria Caturano ha reso dichiarazioni spontanee nei modi interlocutori con il quale è solito esprimersi: “Non voglio sembrare una belva da circo, non voglio telecamere né fotografi, e soprattutto non voglio apparire su TeleKabul”. La sentenza di secondo grado è attesa per giovedì. I giudici napoletani dovranno scegliere o di riformare la sentenza di primo grado emanata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere o confermare le condanne emesse. Questi gli imputati condannati in primo grado tutti appartenenti al clan dei Casalesi che opera nel territorio dell’Agro aversano: Pasquale Apicella 30 anni di reclusione, Antonio Basco 26 anni in primo grado,Francesco Bidognetti, ergastolo, Francesco Biondino pena concordata a 30 anni, Giuseppe Caterino ergastolo, Mario Caterino ergastolo, Romolo Corvino pena concordata a 6,6 anni, collaboratore di giustizia, Cipriano D’Alessandro ergastolo, Corrado De Luca 30 anni, Dario De Simone collaboratore di giustizia, Vincenzo Della Corte 3 anni e 6 mesi in primo grado, Franco Di Bona collaboratore di giustizia, Antonio Di Gaetano pena concordata a 30 anni, Alberto Di Tella collaboratore di giustizia, Giuseppe Diana 9 anni in primo grado, Raffaele Diana ergastolo, Antonio Iovine ergastolo, Orlando Lucariello pena concordata a 28 anni, Giorgio Marano pena concordata a 30 anni, Enrico Martinelli ergastolo, Sebastiano Panaro ergastolo, Giuseppe Papa pena concordata a 30 anni, Nicola Pezzella 25 anni in primo grado Giuseppe Quadrano collaboratore di giustizia, Stefano Reccia 8 anni in primo grado, Giuseppe Russo ergastolo, Carmine Schiavone collaboratore di giustizia, Francesco Schiavone (Sandokan) ergastolo, Francesco Schiavone (Cicciariello) ergastolo, Walter Schiavone ergastolo, Vincenzo Schiavone 4 anni, Luigi Venosa ergastolo, Michele Zagaria ergastolo, Vincenzo Zagaria ergastolo, Alfredo Zara ergastolo.

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