Napolitano a Napoli per commemorare Giancarlo Siani

di Redazione

l'intervento di NapolitanoNAPOLI. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato a Napoli mercoledi per intitolare un’aula della scuola di giornalismo del “Suor Orsola Benincasa” a Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra nel 1985, e per un convegno su Francesco Saverio Nitti.

Il capo dello Stato ha assicurato che non solo per l’emergenza rifiuti ma anche per sconfiggere la camorra “la magistratura sta facendo e farà la sua parte dando il suo contributo alla definizione e alla realizzazione di misure urgenti”. Ed ha annunciato che si impegnerà personalmente presso il governo e il Csm per dotare i magistrati dei mezzi necessari. Napolitano ha chiesto ai campani “comprensione e disponibilità” per affrontare l’emergenza dei rifiuti “con gli opportuni chiarimenti ma senza smarrire mai il senso dell’urgenza e della legalità, nel modo più assoluto”. Per il direttore del Mattino, Mario Orfeo, è stata “una giornata molto importante, impreziosita dalla presenza del presidente della Repubblica che ha voluto essere ancora una volta testimone della presenza delle massime istituzioni a Napoli. Testimone anche dell’impegno contro la camorra che nel 1985 ammazzò Giancarlo e ancora adesso uccide innocenti e governa affari e politiche”. Paolo Siani, fratello maggiore di Giancarlo, ha detto: “E’ un segnale positivo la presenza di Napolitano, una grande vittoria”. Nonostante in occasione della visita napoletana non fosse previsto un intervento sui rifiuti, il presidente, incalzato dai giornalisti, ha ammesso che ci sono stati “ritardi ed errori” anche da parte della politica a Napoli, in Campania e a livello nazionale. Non solo, anche la camorra ha contribuito.

Giorgio Napolitano a Napoli

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