“Lavorare uccide”, presentazione del libro di Marco Rovelli il 17 giug

di Redazione

NAPOLI. I lavoratori muoiono sui posti di lavoro non per “tragiche fatalità” ma per colpa di un’organizzazione del lavoro e un modo di produrre che in nome del profitto considera gli operai merce da consumare.

Un’inchiesta appassionata su una delle tragedie più trascurate del nostro tempo. A In Italia ci sono ogni anno 6,9 morti per incidenti sul lavoro ogni 100.000 lavoratori. In Francia 3, in Gran Bretagna 0,8. Un libro rivolto a chi crede che ad alcune notizie non è possibile abituarsi: per esempio allo stillicidio quotidiano di morti sul lavoro. Le morti che avvengono per incidenti sul lavoro si chiamano, in Italia, morti bianche. Bianche come il silenzio, come l’indifferenza. Come l’immediata elusione di ogni responsabilità da parte di chi impone ai lavoratori condizioni ambientali insostenibili. Si tratta di lavoratori dimenticati, di storie individuali delle quali è difficile definire il profilo. Storie bianche, vite bianche, costrette a esistere in un vuoto di diritti, facilmente rimosse dopo un breve clamore massmediale in coincidenza con l’ennesimo “incidente” (non l’ultimo, ma il più terribile, la strage di sette operai alla ThyssenKrupp di Torino).

Per questa ragione Marco Rovelli ha deciso di mettersi sulle tracce di questi destini, di andare a cercarli, di restituire loro un’identità. E ha compiuto un viaggio per il nostro Paese nel corso del quale ha osservato volti, ha ascoltato voci, ha ricostruito percorsi attraverso le testimonianze di chi “madri, sindacalisti, colleghi di lavoro” è ormai stanco della sistematicità omicida di questi incidenti. Ne è venuto fuori un libro che è una narrazione critica, intensissima e dolorosa, dell’Italia contemporanea. Le associazioni “Il Cielo in una stanza Onlus” e “Il Mosaico Onlus” presentano “Lavorare uccide” di Marco Rovelli. Martedì 17 giugno alle 16.30 è stata promossa un’assemblea dibattito presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in Via Monte di Dio – Napoli. Interventi di Francesco Blasi, psichiatra, Ciro Crescentini, sindacalista licenziato dalla Fillea Cgil, Domenico Ciruzzi, avvocato, Franco Maranta, responsabile sanità Pdci, Raffaella Nolasca, figlia lavoratore ucciso, Sergio Piro, epistemologo e psichiatra, Giuseppe Marziale, avvocato. Modera Pino De Martino, direttore editoriale “Cronache di Napoli”. Sarà presente l’autore del libro.

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