Un divieto contro la sosta selvaggia

di Antonio Arduino

sosta selvaggia davanti al Duomo (ieri)AVERSA. E’ possibile assistere alla messa domenicale restando comodamente seduti nella propria automobile?

Avevamo posto questa domanda il 15 giugno di un anno fa segnalando la “curiosa” abitudine dei fedeli che scelgono il Duomo di Aversa per partecipare alla santa messa di tentare di entrare con l’automobile fino in chiesa. Se non fossero impediti dalla presenza dei gradini che danno accesso alla cattedrale di certo arriverebbero fin sotto l’altare maggiore. Però le scale ci sono e le auto devono per forza di cose fermarsi a ridosso, coprendo, praticamente, le scale. Così entrare nel duomo diventava sosta selvaggia davanti al Duomo (oggi)un’impresa, non solo per disabili in carrozzella che avrebbero potuto servirsi di uno scivolo di ferro, messo apposta all’ingresso laterale per abbattere le barriere, se fosse stato lasciato libero dalle auto che venivano parcheggiate persino in quel punto, ma anche per i cosiddetti normodotati. Perché se per giovani e meno giovani, procedendo a zig zag fra le automobili ferme e quelle che arrivavano da piazza Normanna, era possibile superare gli ostacoli ed entrare nel Duomo, per chi è un poco avanti negli anni e magari affetto da problemi di deambulazione, superare la barriera creata dalle automobili parcheggiate era difficile, faticoso e in alcuni casi quasi impossibile. Da qui l’sos lanciato alle Istituzioni locali, comunali e religiose, perché intervenissero. Dopo un anno che cosa è cambiato? Praticamente niente. Sì, qualcuno ha sentito il dovere di intervenire e ha utilizzato delle fioriere per liberare gli accessi alla cattedrale disponendole come barriera per impedire che le automobili arrivassero fin sotto i gradini ma non ha risolto il problema. I soliti furbi ora parcheggiano le autovetture parallelamente alle fioriere, creando problemi ancora più seri. Perché se da un lato riducendo l’ampiezza della strada facilitano l’insorgenza di ingorghi nelle ore in cui si tengono le celebrazioni, dall’altro mettono a rischio l’incolumità di chi, per difficoltà motorie, deve essere accompagnato in automobile fino all’ingresso della chiesa. Giunto lì, il diversamente abile, specie se in carrozzella, per entrare nella cattedrale deve scendere dall’automobile effettuando una vera e propria manovra a rischio perché, con il poco spazio che ha a disposizione e la fila di auto che inevitabilmente si forma, deve fare in fretta e si sa che la fretta non si combina con la sicurezza. Insomma come prima, peggio di prima, considerando che il problema non esiste quando ci sono celebrazioni che prevedono la partecipazione di autorità comunali, perché in quelle occasioni la sosta auto è impedita dai Vigili Urbani. Allora perché non istituzionalizzare un servizio di vigilanza anche nei nomali giorni festivi, magari limitato agli orari dedicati alle celebrazioni che sono davvero pochini essendo previste soltanto tre messe di mattina e una di pomeriggio? In alternativa non si potrebbe installare un divieto di sosta su tutta la piazza, ovviamente effettuando controlli e multando i contravventori?

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