Mincione (Pd): bilancio negativo per Ciaramella

di Raffaele De Biase

Francesco MincioneAVERSA. Non è di certo tenero il giudizio che Francesco Mincione, componente del coordinamento Agro aversano del Pd, esprime sull’amministrazione guidata da Domenico Ciaramella.

Ad un anno dalle ultime amministrative, in cui il centrodestra ricosse una messe di consensi, l’esponente del Partito democratico non risparmia critiche al Ciaramella bis.

Le ragioni di questo giudizio? I primi sintomi si erano avuti già dal giorno successivo alle elezioni, quando, nonostante la riconferma, il sindaco mostrò le prime difficoltà nella composizione della giunta, a causa sopratutto delle 1000 richieste dei partiti della sua coalizione. Richieste legate, evidentemente, a promesse precedenti, tipiche di una campagna elettorale finalizzata solo al conseguimento dei numeri e non orientata alla presentazione di un programma e soprattutto di un serio e condiviso progetto di città . Così, invece di dare un segnale di forza e compattezza, il fatto di essere stato l’ultimo Comune, in ordine di tempo, a comporre la giunta, dimostrò quanta instabilità e debolezza avrebbe accompagnato quest’amministrazione che, in questi 12 mesi, ha saputo solo spendere, per discutibili iniziative e interventi, cifre “esagerate” e, a volte, anche “non proporzionate”.

Ad esempio? Penso al caso del cosiddetto “cordolo della discordia”. Spartitraffico che, a differenza di quello a cui doveva servire, ha provocato già una morte e numerosi feriti a causa, soprattutto, della mancanza di un adeguato controllo al fine di evitare alle auto di procedere a delle pericolosissime “inversioni a U”. Ma vorrei sottolineare un’altra cosa: in occasione della attualissima “emergenza rifiuti”, l’amministrazione ha saputo solo “scaricarsi la responsabilità”, affibbiandola a quella regionale, di centrosinistra, senza considerare il fatto che ad Aversa la raccolta differenziata, prevista da almeno una decina di anni, non è mai iniziata, nonostante gli aumenti della Tarsu di un anno fa. Aumenti che furono definiti “eccezionali”, in quanto necessari per sopperire a un debito nei confronti della GeoEco, per poi ritornare, quest’anno, allo “stato iniziale – normale”. Tuttavia, con enorme dispiacere, ho dovuto constatare che la tassa è rimasta invariata e ignorata in occasione dell’approvazione del bilancio di pochi giorni fa, pur essendo già stato coperto (me lo auguro…) il suddetto debito.

A riguardo, quali sono le sue valutazioni sul bilancio da poco approvato? Abbiamo assistito all’ennesima manovra di “potere” del sindaco che, in 12 mesi, senza pensare agli interessi dei cittadini, ha però pensato bene di sottrarsi ai ricatti “politici” dei consiglieri di maggioranza, provvedendo a fare una sua personale “campagna acquisti” tra quelli di minoranza, per poi – in occasione dell’ennesima lite tra i vari partiti, per l’occupazione delle varie poltrone in giunta – prendere la “palla al balzo” per nominare una giunta tecnica – o “Giunta del sindaco”, come è stata da lui stesso definita . Tale giunta, dopo soli 3 mesi di lavoro, si è dovuta accollare la responsabilità di approvare un bilancio pieno zeppo di interventi architettonici da milioni di euro. I cittadini più attenti hanno sperato nella veridicità delle “minacce” di vari consiglieri (ad esempio Michele Galluccio, capogruppo di Alleanza Nazionale) che avevano dichiarato di voler presentare decine di emendamenti ritenendoli, evidentemente, necessari per poter amministrare nei prossimi anni. Tuttavia in consiglio questi stessi consiglieri hanno ritirato (o “ritrattato”?!) tutto, “per senso di responsabilità” a dir loro. Ma a me sembra sia stata più la “paura” di dover mettere in discussione l’operato del sindaco – e quindi anche le proprie poltrone – nell’eventualità di elezioni anticipate. Elezioni anticipate che, fra l’altro, sarebbero ormai il desiderio di gran parte di coloro che, appena un anno fa, votarono per quest’amministrazione.

Tuttavia, dichiarazioni del genere, possono risultare particolarmente severe se fatte ad appena un anno di distanza da parte di un ex candidato in una delle liste che appoggiavano Ciaramella alle scorse amministrative. Non crede? E parlo proprio per questo: il mio non è uno sfogo né uno spot elettorale, ma una riflessione da parte di un cittadino, un elettore che solo un anno fa è stato deciso nel riconfermare il Sindaco, ma che si ritiene ormai deluso da un immobilismo amministrativo che dura ormai da troppo tempo. Se pensiamo, poi, alle posizioni ambigue di partiti come l’Udc, che sta alla finestra, con la speranza, evidentemente, di rientrare in giunta nell’“annunciato rimpasto” che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Un rimpasto che sarà l’ennesima “manovra politica” per accontentare questo o quel partito. Ma i cittadini sono ormai stanchi di dover assistere “inermi”, mentre la città va letteralmente a rotoli.

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