Lettere in redazione: quando un vigile ti da del “Tu”

di Redazione

 AVERSA. Riceviamo e pubblichiamo una mail inviataci da un commerciante aversano riguardante una sua “disavventura” con due vigili urbani mentre depositava l’immondizia.

Carissima redazione di Pupia,

vorrei raccontarvi la mia disavventura. Stamani, 25 giugno 2008, verso le 7:40, vengo fermato da due vigili in borghese, i quali mi chiedono i documenti perchè ho commesso l’infrazione di aver depositato un sacchetto dei rifiuti fuori all’orario consentito, che non sono più le 7:30 mattutine ma come orario limite le 4 del mattino. Sinceramente questa ordinanza non la conoscevo, ed è una mia colpa. Io non contesto il fatto di aver commesso una infrazione, perchè se commessa va pagata, ma contesto tutt’altra cosa. Per primo il modo con cui sono stato trattato dai vigili, e mi riferisco al vigile maschio, perchè erano un uomo e una donna, il quale vigile mi imponeva con un secco: “Tu a prossima vota a munnezza a jett o paese tuoie”, che tradotto in italiano significa “Tu la prossima volta butti l’immondizia al tuo paese”.

Allora io mi chiedo: se il vigile mi da del “tu” evidentemente mi conosce, e se mi conosce sa che io ho un negozio ad Aversa da 15 anni e che quindi posso buttare l’immondizia ad Aversa, visto che pago 800 euro all’anno di tassa rifiuti al comune di Aversa. Non mi sarei mai aspettato da un vigile un comportamento del genere né un simile tono di voce, mi sono sentito minacciato e intimorito nel modo con cui mi ha detto certe cose, come se fossi un delinquente. I vigili sanno che devono dare del “Lei” alle persone che fermano per strada, e che devono usare modi garbati? Che giustizia è mai questa? Io devo pagare 100 euro per aver buttato un sacchetto fuori orario, e civilmente messo nel cassonetto, mentre in altre strade come via Magenta stamani vi erano enormi cumuli di immondizia, e per questa immondizia che sta per strada chi paga? Pago io con i miei 100 euro e tutte le persone oneste e tartassate come me, perchè a pagare per tutti questi errori e per l’emergenza spazzatura pagheremo sempre gli stessi, cioè il popolo, mentre quelli che si sono arricchiti per questa situazione non pagheranno mai, perchè in questo paese non esiste giustizia, perchè la giustizia in Italia è un concetto astratto, è una giustizia a pagamento creata ad arte dallo stato per trarne enormi benefici economici.

Perchè noi abbiamo una giustizia per i ricchi e una per i poveri, perchè la legge fatta dagli uomini avrà sempre crepature e norme da interpretare. Per non dire della evidente incongruità che c’è tra infrazione e somma da pagare. Perchè se io pago 100 euro per un piccolissimo sacchettino che non pesava più di 300 grammi…cosa mai dovrà pagare chi ha causato questa calamità nazionale? Niente, non pagherà niente, perchè saremo sempre noi onesti cittadini a pagare per tutti, ma tutto questo gli altri non lo dicono.

Frezza Ciro Rossano

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