Del Franco (Pd) propone un tavolo di confronto per lo sviluppo

di Redazione

Francesco Del FrancoAVERSA. Una nuova classe dirigente fatta di giovani, uomini e donne, che vivono a stretto contatto con la gente e, soprattutto, scelti sulla base della “appartenenza dal merito e non del merito dall’appartenenza”.

E’ questo, secondo Francesco Del Franco, l’obiettivo prioritario per lanciare il Partito Democratico nell’agro aversano e in Terra di Lavoro. “Le considerazioni che emergono prepotenti dopo il risultato ottenuto alle elezioni politiche – riflette Del Franco – ci riportano alle ragioni della nascita del Partito Democratico e cioè quelle della missione di consolidare la democrazia italiana avvicinando i cittadini e le cittadine alla politica e la politica ai cittadini e alle cittadine; unire culture, esperienze interessi, aspirazioni sotto la bandiera con i colori della libertà, dell’uguaglianza dei diritti e delle opportunità, della solidarietà, della legalità e della giustizia sociale; adoperare il linguaggio della concretezza e delle scelte; in sintesi ritornare tra la gente, viverci giorno per giorno accanto, far propri i loro umori, i loro bisogni, le loro necessità e tradurli in azioni o programmi di governo”.

Questo, sostiene l’ultimo segretario cittadino dei Ds aversani, è ciò che deve essere il Partito Democratico in provincia di Caserta, e per far questo “c’è bisogno del lavoro di tutti e delle capacità di dialogo, mediazione, conoscenza dei territori e delle persone che, comune per comune, costituiscono il Partito Democratico. Un partito radicato ed articolato sul territorio, che sappia comunicare alla gente il reale significato e la trasformazione in fatti concreti di parole come innovazione, merito, sussidiarietà, sviluppo economico, infrastrutture e servizi sociali, sicurezza e qualità della vita e dell’ambiente”.

Del Franco cita le sezioni dei Democratici di Sinistra, i circoli della Margherita, l’associazionismo ricreativo, lo scoutismo, il volontariato sociale, l’impresa cooperativa, le realtà mutualistiche, i luoghi di promozione culturale e politica, sia di ispirazione religiosa che laica, ritenendoli “un vasto arcipelago di ricchezze che devono essere la base e il motore del Partito Democratico”. “Solo vivendo tutte queste realtà – continua – come espressioni della volontà democratica e civile di tanti cittadini e tante cittadine possiamo riappropriarci del legame con il territorio e finalmente usare tutto ciò che di buono c’era nelle realtà dei vecchi partiti e smetterla con tutti i lati negativi che invece subito sono stati traghettati nel Pd da personaggi che sanno agire e fare politica solo in modo personalistico e dannoso, come abbiamo visto fino ad oggi, per il partito. Il Partito Democratico ha tra le sue ambizioni più importanti quella di parlare al mondo del lavoro nella sua complessità. Ai lavoratori e alle lavoratrici. Ai lavori. A tutte le organizzazioni sindacali e alle associazioni di impresa”.

E proprio sul tema della difesa del lavoro e dei lavoratori e delle lavoratrici, a partire dalla difesa dell’occupazione e del salario, oggi come un tempo la priorità di un moderno riformismo, Del Franco propone un patto, un’alleanza tra tutti i soggetti che contribuiscono a realizzare la ricchezza e la crescita di Terra di Lavoro. “Un’idea – dice l’esponente del Pd – potrebbe essere quella di promuovere la realizzazione di un ‘Tavolo permanente per lo sviluppo’ che, sul modello di quello realizzato dai livelli istituzionali, permetta il confronto permanente tra il partito e le forze sociali”.

Del Franco conclude: “Dobbiamo confermare la nostra volontà di consolidare le attuali maggioranze politiche e di pensare nel contempo di allargarle, sottoponendo però anche ai nostri elettori le condizioni politiche delle stesse per trarne eventualmente indirizzi ed idee che realmente vivono tra la gente e con cui bisogna sempre fare i conti”.

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