Omicidio Meredith, spunta l’ombra di un altro uomo

di Angela Oliva

Meredith KercherPERUGIA. Non trova soluzione il giallo dell’omicidio di Meredith Kercher, anzi si infittisce sempre di più.

A quasi sette mesi dall’uccisone della studentessa inglese spunta l’ombra di un altro uomo che sarebbe stato presente nella casa di via della Pergola la notte del 1 novembre. Sono stati due giornalisti del “Giornale dell’Umbria”, Francesca Bene e Antioco Fois, a pubblicare per primi un articolo in cui hanno parlato di questa presunta quarta presenza: Trent’anni, biondo, occhi azzurri, un berretto di lana bianco calato sulla testa e una felpa scura con la bandiera norvegese con la scritta ‘Napapjiri’. AAmanda Konx e Raffaele Sollecito Perugia in molti lo indicano come assuntore e spacciatore di sostanze stupefacenti. La mattina del delitto di Meredith Kercher si aggirava per piazza Grimana con le mani, i vestiti e le scarpe sporchi di sangue. Fuori di sé, urlava e piangeva: ‘L’ho ammazzata, l’ho ammazzata’”. Inoltre nell’articolo si legge che lo stesso ragazzo è stato visto, qualche ora prima del ritrovamento del cadavere di Meredith, da alcune persone del 118 mentre passeggiava nella zona. La presenza del trentenne è ritornata alla ribalta grazie alla domanda di un medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Perugia che, spinto dalla curiosità, ha chiesto ad un giornalista: “Che fine ha fatto quel ragazzo con le scarpe sporche di sangue, poi non si è saputo più niente?”. Lo stesso medico ha poi dichiarato al quotidiano umbro: “Si tratta di una persona che conosciamo bene, è stato spesso soccorso da noi. La mattina del ritrovamento del cadavere di Meredith, circa due ore prima che venisse dato l’allarme, un’ambulanza che transitava per piazza Grimana l’ha incrociato. Gli operatori si sono fermati per chiedergli come stava, lui ha tagliato corto. Hanno notato però che aveva le scarpe da ginnastica sporche di sangue. UnRudy Hermann Guede centinaio di metri più avanti il personale del 118 ha incontrato delle persone che spesso si accompagnavano con lui e ha chiesto loro se fossero a conoscenza del motivo di quello strano comportamento. La risposta è stata: ‘dici a tutti di allontanarci da qui, perché scoppierà l’inferno’”. Molte sono state le persone che hanno testimoniato il comportamento bizzarro dell’uomo che, per tutto il 2 novembre, ha vagato per la città sbraitando e inveendo contro una fantomatica donna. La stranezza del caso sta nel fatto che dopo sette mesi questo ragazzo non sia stato mai ascoltato dagli inquirenti nonostante fosse stato segnalato da diverse persone. Intanto i due cronisti sono stati convocati in Procura e sono stati ascoltati dal pm Giuliano Mignini. Luca Magni, avvocato difensore di Raffaele Sollecito, ha affermato che qualora dovesse risultare vero ciò che è stato pubblicato sul “Giornale dell’Umbria” sarebbe un elemento in più a supporto dell’innocenza del suo assistito. Oltre a Sollecito restano in carcere, accusati di omicidio, anche la sua ex fidanzata Amanda Knox e Rudy Hermann Guede.

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