Basket, Carinaro ospita il torneo internazionale Drazen Cup

di Antonio Taglialatela

Drazen PetrovicCARINARO. Prenderà il via nel pomeriggio di giovedì 29 maggio, presso il Centro Sportivo di Carinaro,la quinta edizione della Drazen Cup, torneo internazionale di pallacanestro giovanile, dedicata alla memoria di Drazen Petrovic, uno dei più grandi cestisti europei di sempre.

Cinque le nazioni partecipanti, Bosnia, Croazia, Francia, Spagna e ovviamente l’Italia che sarà rappresentata da alcunitra imaggiori ClubNostrani, quali Virtus Bologna ed Eldo Napoli,Legea Scafati e JuveCaserta, e l’Air Avellino, recente vincitrice della Tim Cup. Il torneo, patrocinato dal Comune di Carinaro, dalla Provincia di Caserta, dalla Federazione Basket e dal Coni, si concluderà il 2 giugno.

Confermata, per la giornata di mercoledì 28 maggio, la presenza della compagine under 13 del Real Madrid, squadra di cui ha vestito i colori lo stesso Petrovic. Questo il “roster” del torneo: Real Madrid, Eldo Napoli, Legea Scafati,Basket Club Marck (Francia),LBL Juvecaserta,Air Avellino,Basket Carinaro “Drazen Blu”,Basket Carinaro “Drazen Rossa”.

L’organizzazione è curata dal presidente della Polisportiva Asd Carinaro Sport e direttore del Centro Sportivo, Enzo Iavarone, dal presidente dell’Asd Basket Carinaro Massimiliano Cutolo, da Teo Coscionee dai ragazzi dell’associazione “I Giovani”.

Nato a Sebenico il 22 ottobre 1964, jugoslavo naturalizzato croato, Petrovic si dimostra un talento precoce e, dopo quattro anni nella squadra della sua città passa al Cibona Zagabria, che trascina alla conquista di due titoli europei consecutivi nel 1985 e 1986.

Passato a giocare in Spagna nel Real Madrid, nel 1989 conquista la Coppa delle Coppe segnando in finale 62 punti. Inoltre vince la classifica marcatori della Liga. Nel 1989 lascia l’Europa e si trasferisce nel campionato professionistico USA, la NBA, con la maglia dei Portland Trail Blazers, arrivando subito in finale (sconfitta per 4-1 coi Detroit Pistons).

Negli USA è accolto con freddezza, a causa della diffidenza degli americani verso i giocatori europei e le loro abilità tecniche, fino al punto di non fargli mai arrivare la palla, per un certo periodo di tempo. I critici però si devono presto ravvedere. Passa ai New Jersey Nets, dove per due anni consecutivi supera i 20 punti di media (primo europeo a riuscirci).

Diventa uno dei migliori tiratori da 3 punti, leggendaria era la voce dello speaker dei palazzetti americani ad ogni suo canestro: “Petrović for three”. Con la nazionale ha vinto un argento (1988) e un bronzo (1984) olimpico con la Jugoslavia, che ha condotto anche al titolo europeo 1989 e mondiale 1990. Dopo la frantumazione della Federazione Jugoslava Petrović, che era di padre montenegrino e madre croata partecipa alla XXV Olimpiade con la maglia della Croazia, sconfitta in finale dal Dream Team.

Muore tragicamente a soli 29 anni il 7 giugno del 1993 in un incidente stradale in Germania, dopo una partita in Polonia, ed entra nella leggenda degli appassionati di basket. Per 4 volte ha vinto il premio come miglior giocatore europeo negli anni: 1986, 1989, 1992 e 1993 (alla memoria). Per la versatilità della sua classe e per l’eccezionalità del suo talento precoce, Petrovic viene da tutti ricordato come il “Mozart dei canestri”. Era cugino di secondo grado del cestista serbo Dejan Bodiroga.

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