Lopa (An): “Mobilitare i giovani per difendere la legalità”

di Redazione

Rosario LopaNAPOLI. “Per indebolire correttamente la mafia bisognerebbe intervenire sui meccanismi della cultura, della scuola, dell’informazione, della partecipazione religiosa; insomma su tutte quelle attività che sono state utili a mobilitare per la prima volta contro la mafia milioni di cittadini e di giovanissimi in tutta Italia”.

Cosi è intervenuto il Dirigente di AN-Popolo della Libertà Rosario Lopa, partecipando all’iniziativa organizzata dai Circoli: Tarsia-Cavone, Alleanza Europea e dalle Associazioni, confederate alla Nuova Italia: Casa della Legalità, coordinata da Enzo Schiavo, Nuova Agricoltura con Vincenzo Scola, Porta del Sud con il portavoce Alfredo Catapano, Nuova Campania, Azione Sociale con il coordinatore Enzo Garofalo, Azione Giovani con il componente dell’Esecutivo Nazionale Carlo De Falco, Pasquale Clemente presidente di Alleanza Europea, Eduardo Marino di Azione Legale Napoli e Giuseppe Di Paolo responsabile di Casa Sociale. “La strage di Capaci – continua l’esponente del PdL – ha segnato profondamente la storia italiana e le generazioni di quegli anni. Da quel giorno l’antimafia non ha più rivestito un ruolo marginale nell’opinione pubblica del Paese, bensì ha coinvolto tanti cittadini, e moltissimi giovani, per difendere quei principi di legalità e giustizia, convincendoli all’impossibilità di convivenza tra questi principi e le organizzazioni criminali. Queste sono le idee che devono sopravvivere anche ai giorni nostri. Ricordare Falcone – ha concluso Lopa – deve servire per ricordare che troppo spesso si rischia di dimenticare chi è caduto per mano della mafia, ed insegna ad una nuova generazione che giustizia e legalità sono la base imprescindibile su cui si fonda lo Stato”.

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