‘Maddalena’: Polo Direzionale equivale ad altro cemento

di Redazione

AVERSA. Leggo l’articolo con le dichiarazioni di Giuseppe Stabile, su di una sua proposta per far diventare la ‘Maddalena’ un Polo Direzionale ove allocare uffici ed infrastrutture per un costo complessivo, da recuperare con fondi europei, di circa 30 milioni di euro.

Devo rilevare, purtroppo, che la voglia di dare un volto nuovo a questo luogo, di cui è ancora saldamente proprietario l’Asl Ce2 di Aversa, segue ancora una volta i canali della voglia di cemento che scorre nelle vene di troppi. Voglio ricordare a me stesso e a quei pochi che ci seguirono, che già una volta l’intero Consiglio Comunale di Aversa, amministrazione di centro sinistra, votò una proposta di Piano Regolatore dove per la Maddalena, erano previste strade che ne smembravano l’assetto, un centro direzionale, la costruzione di tante belle villette a schiera. Tutti votarono a favore e non c’era motivo di credere diversamente, visto che la città da sempre è stata in balia dei cementificatori e di quanti dal mattone hanno sempre tratto oro colato.

All’epoca chi vi scrive militava in Rifondazione Comunista e con questo Partito andammo a fare una lotta civile fatta di opposizioni al Piano Regolatore. Alla fine vincemmo la nostra battaglia e il Piano cambiò. Personalmente mi arrivarono addosso gli “sputi” di alcuni compagni di una sinistra che mi auguro avesse solo capito male. Mi accusarono di divulgare notizie false, tacquero allorquando produssi gli atti, che ancora conservo, della proposta di Piano Regolatore, sottoscrittola tutti. Poi arrivò il nuovo Direttore Generale dell’ASL Ce2, Franco Rotelli, persona squisita, uomo di sinistra, che però appena mise piede ad Aversa, dopo 48 ore esatte, chiese alla Regione Campania di poter mettere in vendita la Maddalena. Eppure Rotelli di manicomi se ne intendeva e non aveva certo fatto vendere il suo manicomio di Trieste. Ancora una volta ci scontrammo, ne venne fuori un bel dibattito, sfociato in una assemblea pubblica con assessori regionali e forze politiche in Villa Comunale.

Le nostre rimostranze alla Regione Campania, fecero sì che Bassolino proponesse un nuovo indirizzo per la Legge 180, che in Regione Campania evitava la vendita degli ex Manicomi, dando più fondi alla Psichiatrica attraverso altre pieghe del bilancio. I Manicomi restavano bene pubblico e come tale dovevano essere utilizzati. Ci riappacificammo con una grande festa per la Repubblica fatta il due di giugno di qualche anno fa.

Oggi arriva la proposta di Giuseppe Stabile che, per carità, sarà anche illuminata e socialmente utile, ma possibile che Aversa e i suoi figli non riescano a pensare a questa area, anche se mi sembra ingiusto chiamarla così, e quindi dico a questo suo “pezzo di storia”, solo per farne nuovi palazzi, nuovi uffici, nuovo e tanto cemento? Anche se l’idea è quella di rimettere in sesto quello esistente? Possibile che non vi sia il rispetto del luogo e la voglia di riqualificarlo modernamente come area verde, polmone per una città asfittica, luogo di aggregazione e svago dei giovani, degli anziani, di tutti i suoi cittadini?

Possibile che nessuno si ponga il dubbio su che cosa fare per quella magnifica biblioteca che qui esiste, per quegli spazi verdi che potrebbero essere prati, viali alberati, arterie vegetali che esistono ovunque nel mondo civile, a Central Park, come ad Hide Park, sull’isola Margherita a Budapest, come ai Campi Elisi a Parigi, al Bosco di Capodimonte di Napoli, come al Parco di Monza. Per carità non conosco, se non dalle brevi note apparse su Pupia, il vero piano di Giuseppe Stabile, ma allorquando sento parlare solo di un Polo Direzionale, mi viene in mente quel Centro Direzionale di Napoli, dove manca solo King Kong a saltare da un grattacielo all’altro. Possibile che questo luogo che è stato luogo di immenso dolore, non riesca trovare pace e giusta dimensione.

Smettiamola di pensare solo ai soldi della Comunità Europea come soldi che arrivano per costruire, nessuno dalle nostre parti si è mai impegnato per far arrivare in città i soldi della stessa comunità europea per parcheggi sotterranei, marciapiedi intelligenti, urbanizzazione dei centri storici chiusi al traffico, servizi sociali all’altezza di tale nome, verde pubblico, scuole, servizi sanitari quali hospice per i malati terminali eppure questi fondi esistono, basta leggere i bandi che la comunità pubblica e diffonde.

Non conosco le idee di Stabile, ma Polo Direzionale vuole dire una cosa sola, ancora tanto cemento in una città che ha bisogno di tantissime altre cose a partire da un impegno vero per la Maddalena e per la sua immensa storia che ne fece una delle prime case dei pazzi del mondo intero.

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