La vicenda di Karim su Raidue: Trentola bistrattata

di Redazione

Karim con il fratellinoTRENTOLA DUCENTA. Desta non poco disagio il report della trasmissione “Ricomincio da qui” andato in onda ieri su Rai 2. L’occasione era quella per ricordare la triste vicenda del piccolo Karim.

Colpito da un proiettile durante il Capodanno, il bimbo di origine marocchina entra in coma. Dal “Moscati” di Aversa viene trasferito in condizioni gravissime al “Santobono” di Napoli, qui va subito in rianimazione. Ci resta svariate settimane, la ragione dice che per il bambino non c’è più nulla da fare. Passano due lunghissimi mesi e Karim si risveglia dopo il lungo sonno dal coma, comincia a parlare, saluta il medico che lo visita stupefatto, si alza e, anche se con difficoltà, comincia a muoversi su di una sedia a rotelle. Si pensa subito al trasferimento presso un Centro di Alta specializzazione per cerebrolesi, si trova una allocazione a Parma presso il “Centro Cardinal Ferrari” di Fontanellato, dove attualmente il bambino è ricoverato per la riabilitazione. Ad oggi ignoto l’autore del gesto. La trasmissione si interessa di quanto stanno ora facendo i parmensi, tramite della “Gazzetta di Parma”, per raccogliere fondi al fine di dare una mano alle spese che sta sostenendo la famiglia di Karim, uno sforzo in verità enorme per le condizioni economiche degli stessi genitori, che comunque merita un supporto dell’intera comunità, non solo quella parmense. A far male sono alcune “smagliature” del discorso che tendono a mettere in risalto come dalla nostra terra, la Campania e nello specifico dal “piccolo” centro di Trentola Ducenta, nulla sia stato fatto per Karim. A questo punto, convinti che la solidarietà umana non debba essere messa in piazza, né possa essere frutto di spettacoli televisivi, c’è da dire che interventi a favore del bimbo marocchino e della sua particolare situazione sono stati effettuati in tutti i sensi e che una trasmissione, fatta in tal modo, offende e non poco la bontà d’animo di quanti si sono impegnati senza chiedere apparizioni televisive. In primo luogo il sindaco, Nicola Pagano, che fin dagli inizi della vicenda è stato sempre vicino alla famiglia, sia fisicamente con la presenza in ospedale, sia con interventi importanti come quelli di dare una nuova casa alla famiglia, supportare le spese per il trasporto di Karim a Parma, con un’autoambulanza privata e con spese a carico dell’intera comunità, sia spingendo fortemente per una raccolta fondi e per mettere in atto tutte quelle iniziative capaci di aiutare chi tanto duramente era stato segnato da questa triste vicenda. Ci sono stati, poi, gli impegni delle varie associazioni, enti e privati cittadini, che mai si sono tirati indietro davanti a questo, come ad altri casi del genere. La generosità ed il sostegno della città ci sono stati e dispiace dire che la trasmissione di Alda D’Eusanio, così come troppe volte accade in televisione, sia stata capace di dare giudizi senza diritto di replica. Ma forse è stato meglio così, anche se giusto ci sembra dare“a Cesare quel che è di Cesare”.

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