Elezioni, a Trentola il Pdl va oltre il 60%. Marino esulta

di Redazione

Raffaele MarinoTRENTOLA DUCENTA. All’indomani dello strepitoso successo elettorale stabilito dal Popolo della Libertà a livello nazionale, già si guarda all’assetto programmatico che una simile affermazione può generare in un contesto locale.

“Il successo avuto dal presidente Berlusconi ha trovato piena conferma e soddisfazione a carattere locale a Trentola Ducenta, che, capitanata dal neo eletto coordinatore provinciale onorevole Giuseppe Sagliocco, non solo ha confermato la tendenza nazionale, ma l’ha di gran lunga superata, fornendo nuova linfa vitale, e stabilendo un primato che arriva a circa il 60 per cento dei voti, superando ogni aspettativa”, afferma l’architetto Raffaele Marino, consigliere comunale. “Un elogio – continua Marino – va sicuramente fatto al coordinatore regionale e candidato alla camera dei deputati onorevole Nicola Cosentino, il quale, in perfetta sintonia con le alte cariche istituzionali di partito, è stato in grado di programmare un’attenta e puntuale campagna elettorale che ha dato i frutti sperati. È anche vero che il successo è sempre frutto di una sinergia tra le varie forze componenti lo schieramento. Mi riferisco al pieno appoggio offerto dalle associazioni culturali e politiche scese in campo a sostegno del popolo della libertà, e il perfetto intendimento avuto dai sei consiglieri comunali di centrodestra che alacremente hanno lavorato, insieme alle più alte cariche del partito, per arrivare ad un simile risultato”.

Proprio i consiglieri del centrodestra, secondo Marino, “sono stati in grado di costituire un’aggregazione di persone, mai riscontrata in un contesto come quello trentolese, aggregazione che ha visto collimare insieme i più svariati gruppi sociali, dalla casalinga all’imprenditore, allo studente, all’operaio fino a interconnettersi col mondo del professionismo, tutti insieme in un unico intendimento, arrivare alla svolta che prelude al cambiamento generale. Questo è quanto emergeva dai numerosi confronti avuti con le persone, cambiamento radicale, che richiama il politico ad una responsabilità importante, tesa a salvaguardare le volontà di quelle persone. Persone – conclude Marino – che continueranno a rimanere unite in un progetto di aggregazione, volto a dare speranza e libertà, cambiamento e rinnovamento, fusione e sviluppo, in un contesto dove a prevalere sia la voglia di fare”.

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