Chirico, verso il fallimento, invoca aiuto del Comune

di Antonio Taglialatela

Pastificio ChiricoTEVEROLA. Rappresenta una delle più importanti realtà del patrimonio industriale casertano, ma sul futuro dei suoi 60 operai e di tutti quelli dell’indotto che rischiano di perdere il posto di lavoro, le istituzioni tacciono.

Il pastificio Chirico di Teverola, da oltre 110 anni orgoglio del sistema produttivo dell’area industriale casertana, attraversa ormai da sei mesi una grave crisi finanziaria e i suoi 60 lavoratori sono in cassa integrazione. Un crollo della produzione che ha colpito i dipendenti all’improvviso e che i vertici aziendali hanno giustificato con l’aumento del costo del grano e con il conseguente calo di commesse. Eppure prima di proclamare lo stato di crisi, la proprietà ha perfezionato la vendita del nuovo molino a un industriale del Lazio, con il Comune di Teverola erano in corso trattative per la vendita del vecchio molino e i carichi di lavoro erano tali da dover ricorrere anche agli straordinari nei giorni festivi. Per il prossimo 18 aprile è prevista la nomina del commissario da parte della Camera di consiglio del tribunale fallimentare e, nell’attesa, la Flai Cgil chiede all’amministrazione comunale di Teverola di congelare la trattativa per l’acquisizione del vecchio molino fin quando l’azienda non presenti un serio piano di rilancio delle attività a difesa dei livelli produttivi e occupazionali. “Inoltre, – ci dice il segretario provinciale della Flai Cgil, Angelo Paolellachiediamo che venga costituito un tavolo istituzionale in cui il Comune assieme all’azienda e ai sindacati vincoli a utilizzare il ricavato della vendita esclusivamente per garantire i posti di lavoro”.

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