Vince il “pensiero unico” lontano dall”Europa

di Redazione

Berlusconi-VeltroniIl vero, grande vincitore di queste elezioni è stato il “pensiero unico” del fatidico “Sistema”, quello che si basa sullo storico “gregge italiota” (o “popolo bue”) guidato un tempo direttamente dai re, dalle tonache e dai duci ed oggi invece telecomandato dagli stessi attraverso la tenaglia-manganello “tubi catodici Tv – fogli di stampa asservita”.

Stavolta non c’è stato bisogno neppure tanto del classico potere contrattual-clientelare dei baroni e vassalli locali. E’ stato tutto molto più facile….quando si dice “semplificazione (all’italiana) del sistema politico” (sic!). Mai come in questa occasione, infatti, da destra a sinistra, non si è votato “per” ma “contro”. A destra contro la pur necessaria ma effettivamente malgestita “cura da cavallo” imposta dal precedente governo di Romano Prodi. A sinistra contro il solito e finto “spauracchio” di una vittoria e di un ritorno al governo di Silvio Berlusconi che in realtà erano già ampiamente nelle cose, oltre che nell’aria, poiché favoriti dagli stessi maggiori partiti del centrosinistra. Ma da questa corsa al “voto contro” (peraltro ancora senza preferenze….ed è quanto dire!) sono emersi due dati di grande preoccupazione democratica e cioè la grandissima rimonta elettorale della Lega Nord di Umberto Bossi (…e dei suoi fucili, speriamo metaforici!) e la cancellazione dal Parlamento di ogni autentica e chiara voce di Sinistra, dal Partito Socialista di Enrico Boselli alla Sinistra Arcobaleno di Fausto Bertinotti & Co.; quest’ultima ha preso la metà rispetto alle sue aspettative di consenso già ridimensionate alla vigilia delle elezioni! Sul versante opposto la stessa “Destra” di Francesco Storace e Daniela Santanchè sperava nel doppio dei voti effettivamente ricevuti, mentre a centro l’Udc di Pierferdinando Casini, sebbene con le ossa meno rotte, è entrata al Senato solo grazie ai voto della Sicilia, nella roccaforte del “Cuffarismo”. In buona sostanza, oltre al Pdl (più i para-scissionisti della Lega Nord) e al Pd (più i giustizialisti-antipolitici di Antonio Di Pietro) non c’è rimasto più niente. Come volevasi dimostrare.

E così, nonostante la pesantissima ed epocale sconfitta elettorale, la “grandiosa macchina da guerra” del Pd guidato dall’altrettanto “grandioso” ed ineffabile Walter Veltroni ha ottenuto la sua…… “vittoria tattica” che non voleva e non poteva essere quella dei consensi (ha preso poco più dell’ Ulivo del 2006, neanche tutti i voti sottratti a Sinistra Arcobaleno!), bensì quella di distruggere ogni possibile e credibile alternativa a Sinistra, sia essa laico-riformista, sia essa radical-massimalista. Un piano che, oseremmo definire, post-togliattiano, o meglio post-catto-comunista. I risultati di queste elezioni 2008 hanno infatti chiaramente dimostrato che Veltroni, da navigatissimo politico qual è (il suo “essere nuovo” poteva andarlo a raccontare solo ai polli, anche se numerosi in Italia!), non era affatto sceso in campo per contrastare il già ampiamente favorito Berlusconi, il quale ultimo ha dimostrato invece di essergli indirettamente alleato nell’avallare lo “status quo” liberticida creato dalla legge elettorale “Porcellum”.

Il “Cavaliere”, in effetti, non ha fatto altro che ricambiare indirettamente il favore resogli dal Governo di Massimo D’Alema (oggi autorevole esponente del Pd) che all’epoca evitò accuratamente di varare una legge sul “conflitto d’interessi” dell’ Uomo di Arcore. Del resto era stata proprio l’autorevole deputata e dirigente del Pd Anna Finocchiaro ad esprimere, testualmente, la seguente, infelice ma più che sincera dichiarazione: “Se non volete votare il Pd votate il nostro diretto avversario del Pdl. Non altri. Esprimete un voto utile per il Paese!” (sic!). E lo stesso Veltroni aveva ribadito e ribadisce tuttora che il Pd “non è di Sinistra, ma riformista” (?????), mentre le parole “socialista” e “socialdemocratico” venivano praticamente bandite dal linguaggio “neo-democratico”, pur avendo lo stesso Pd implorato ed incassato l’appoggio della maggior organizzazione della Sinistra europea, cioè il Pse che, ambiguamente e paradossalmente, si è prestato a questa farsa abbandonando al proprio destino la sua diretta filiazione italiana, cioè il Partito Socialista di Boselli! Silvio Berlusconi ha dunque raccolto ciò che l’italico, dilaniato ed autolesionista centrosinistra ha seminato!

Il “Cavaliere” ha dovuto fare ben poco per incrementare il suo già acclarato vantaggio….ci hanno pensato i suoi avversari ed in primis il “cinematografico” Walter a spianargli la strada già di per sé abbastanza sgombra di pericoli. La cosiddetta “semplificazione del sistema politico” doveva portare proprio all’anomalo ed ambiguo duopolio da “pensiero unico” Pdl-Pd, ormai configurati rispettivamente come una Dc “di destra” ed una Dc “di sinistra”, benché accomunati da una totale assenza di cultura laica dello Stato (alias “baciapilismo” nei confronti del Vaticano e dei suoi assurdi ed antistorici diktat culturali, religiosi e politici); una cultura laica dello Stato che, in verità, era molto più presente e visibile tra le varie anime dell’autentica e storica Dc “d ‘antan”. Anzi, v’è da dire che c’era molta più cultura laica nell’ignorante e depressa Italia fascista che oggi. E d’ora in poi non si potrà godere nemmeno di un minimo spazio mediatico riservato ad una “voce critica” nei confronti del predetto duopolio. Ne abbiamo già avuto un corposo assaggio in questa campagna elettorale e ne stiamo vedendo in queste ore la concreta applicazione nelle principali trasmissioni Tv di commento alle elezioni dove si notano singoli e mirati ostracismi nei confronti di partiti che, sebbene fortemente ridimensionati, ancora siedono in molte amministrazioni locali ed erano al governo nazionale fino a pochi mesi fa.

Insomma il MinCulPop regnerà sovrano, aprendo le cateratte alle “sirene” vaticane d’Oltretevere. Il tutto, manco a dirlo, in uno scenario politico, culturale e civile che, da destra a sinistra, è assolutamente estraneo ed inconcepibile per il resto d’Europa e forse del mondo. E’ davvero tramontata, dunque, quella certa idea di Italia, anche e soprattutto delle “minoranze pensanti”, che tanto ha dato alla storia dell’Umanità anche i tempi recenti? Se è così, sotto, allora, con le veline, i calciatori, i cellulari, il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, gli atei-devoti ed…. il perdono dei peccati in confessione!

Soldi, sesso, salute e….Te Deum!

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