Roma: stupro studentessa, il romeno dice di non ricordare

di Angela Oliva

Joan RusROMA. Il 37enne romeno Joan Rus, accusato di violenza sessuale e tentato omicidio, afferma di non ricordare quanto è accaduto quella sera.

Durante il colloquio con il gip di Roma Andrea Vardaro, l’uomo avrebbe dichiarato di ricordare solamente di aver aiutato la 31enne studentessa africana. Rus, detenuto nel carcere di Regina Coeli, dopo aver tentato di aggredire una psicologa, è in isolamento ed è sorvegliato giorno e notte. Intanto, il suo avvocato Francesco Pettinari sostiene la sua difesa sul fatto che Rus è incensurato: “Non vive in una baracca, ma a casa della cognata. E” sposato con due figli che vivono in Romania con la moglie. Lavorava per una ditta di trasporti. E” in Italia da tre anni e non ha mai avuto problemi con la giustizia. E” incensurato, senza carichi pendenti e in Romania ha solo un precedente per partecipazione a un”adunanza pubblica”. Fortunatamente la studentessa universitaria, ricoverata all’Ospedale San Filippo Neri, si sta riprendendo ed ha confermato di voler restare in Italia per terminare il master che ha iniziato a novembre: Sono salva solo grazie a quei due angeli nella macchina bianca. Vorrei tanto incontrarli e ringraziarli di persona. Ancora non riesco a credere a quanto mi è successo. E” assurdo e sconvolgente. Sono scioccata. E” un miracolo che sia qui ancora viva a poter raccontare quanto accaduto”. I due ragazzi, di 30 e 35 anni, hanno preferito restare anonimi.

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