Prodi “accontenta” Berlusconi: prestito di 300 milioni ad Alitalia

di Antonio Taglialatela

Prodi-BerlusconiROMA. Il consiglio dei Ministri ha approvato un prestito di emergenza da 300 milioni di euro da assegnare ad Alitalia come sostanzioso aiuto fino alla vendita della compagnia, dopo la fallita trattativa con Air France.

Una decisione inevitabile per il premier uscente Romano Prodi e il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa, che entrambi accusano il vincitore delle elezioni, Silvio Berlusconi, di aver interferito in campagna elettorale nella negoziato con i francesi. E sottolineano, tra l’altro, che è stato proprio Berlusconi a chiedere quella cifra, che andrà rimborsata entro il prossimo 31 dicembre. “Noi avevamo pensato a 100 milioni, ma l’aumento è venuto su precisa richiesta di Berlusconi”, ha chiarito Padoa Schioppa. Intanto, il premier in pectore si dichiara soddisfatto: Non ho nessun dubbio che, adesso, si potrà mettere insieme una compagine azionaria a cui partecipino anche molti imprenditori. Sono assolutamente sereno”. Il Cavaliere, dunque, rilancia la famosa cordata: “Poi si vedrà come può essere individuato un piano industriale che riporti Alitalia al pareggio e all’utile”. “Air France – ha aggiunto – ha presentato delle proposte che avrebbero significato la svendita della compagnia e l’assorbimento da parte dei francesi: non credo che questo potesse essere consentito in un paese che vuole continuare ad essere una potenza economica”. Dal mondo politico si registrano positive reazioni: favorevoli al prestito i leader del Pd Walter Veltroni e di An, Gianfranco Fini, il quale ha sottolineato che “è inevitabile che, se si trova un compratore, ci sarà un ridimensionamento del personale perché l’alternativa non è di avere 3-4mila esuberi, ma 18 mila persone in mezzo alla strada”.

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