Il Papa a Ground Zero invoca la Pace

di Antonio Taglialatela

Papa Benedetto XVI a Ground Zero (foto Repubblica.it)NEW YORK. Nell’ultimo giorno della sua visita negli Stati Uniti, Papa Benedetto XVI è sceso nel cratere di Ground Zero, luogo dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle, pregando per le 2749 vittime e invocando la pace.

“In questo luogo, scena di incredibile violenza e dolore – ha pregato Ratzinger – Ti chiediamo di dare luce e pace eterne a tutti coloro che qui sono morti. Gli eroici primi soccorritori: i nostri combattenti contro il fuoco, i poliziotti, i lavoratori dei servizi di emergenza, e il personale dell’autorità portuale, insieme a tutti gli uomini e donne innocenti che furono vittime di questa Papa Benedetto XVI a Ground Zero (foto Repubblica.it)tragedia semplicemente perché il loro lavoro o servizio li portò qui l’11 settembre del 2001”. Il Santo Padre ha incontrato una rappresentanza di sopravvissuti e di familiari delle vittime della strage. Durante la cerimonia si sono ritagliati uno spazio anche alcuni manifestanti, che hanno esposto striscioni di protesta, ma sono stati “annullati” dalla folla accorsa per il Pontefice, che, terminata la cerimonia, si è recato allo Yankee Stadium per celebrare una grande messa di saluto agli Usa. Il suo rientro in Italia è previsto per le 10.45 di lunedì.

Nella giornata di sabato, Ratzinger si è recato nello Yonkers, sobborgo popolare a nord di Manhattan, per incontrare un gruppo di seminaristi. Erano in 20mila ad ascoltarlo nel cortile antistante la cattedrale di San Patrizio. Ad essi il Papa ha parlato della sua gioventù e del nazismo: “I miei anni da teenager sono stati rovinati da un regime infausto – ha detto – sono stati rovinati da un regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte. Il suo influsso crebbe, penetrando nelle scuole e negli organismi civili come anche nella politica e addirittura nella religione, prima di essere pienamente riconosciuto per quel mostro che era”.

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