Governo: accordo tra Berlusconi e Bossi

di Antonio Taglialatela

Berlusconi-BossiMILANO. “E’ stato un incontro assolutamente soddisfacente. Abbiamo definito la squadra”. Queste le uniche dichiarazioni rese da Berlusconi dopo l’incontro con i vertici della Lega Nord a Milano, in via Bellerio.

Assieme al premier in pectore, c’erano gli esponenti forzisti Aldo Brancher e Valentino Valentini, mentre per il Carroccio, oltre a Umberto Bossi, c’erano Roberto Maroni, Roberto Calderoli, Roberto Coda, prossimo capogruppo leghista alla Camera.

Ancora nessuna notizia su quello che era il principale nodo da sciogliere, ossia il vicepremier. Per questo ruolo il Carroccio ha proposto Roberto Calderoli che però ha incontrato la resistenza dei vertici di Forza Italia e di Gianni Letta, braccio destro del Cavaliere, anch’egli in lizza per ricoprire l’incarico. I vicepremier dovrebbero essere due, ma Letta non gradirebbe di avere al suo fianco il leghista. Ecco, quindi, le due soluzioni prospettate nei giorni scorsi: o nessun vicepremier o, previo consenso di Bossi, il solo Letta.

Intanto, secondo le indiscrezioni questa potrebbe essere la squadra di governo: Franco Frattini (Esteri); Roberto Maroni (Interni); Elio Vito (Giustizia); Ignazio La Russa (Difesa); Giulio Tremonti (Economia); Claudio Scajola (Sviluppo economico/Attività produttive); Maurizio Sacconi o Gianni Alemanno (Welfare, con un tecnico come sottosegretario alla Sanità); Mariastella Gelmini (Istruzione); Altero Matteoli (Infrastrutture); Luca Zaia (Agricoltura); Sandro Bondi (Beni Culturali); Paolo Bonaiuti (Rapporti col Parlamento). La leader dei Circoli della Libertà, Michela Vittoria Brambilla, sarebbe esclusa dal ruolo di ministro dell’Ambiente, affidato a Stefania Prestigiacomo, mentre a Raffaele Fitto e Angelino Alfano andrebbero rispettivamente Affari Regionali e Funzione Pubblica. Certe le presidenze della Camera a Gianfranco Fini e del Senato a Renato Schifani. Nessun dubbio anche su Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, capigruppo del Pdl a Montecitorio e a palazzo Madama. Sembra sfumata definitivamente l’ipotesi di Roberto Formigoni, che resterà alla presidenza della Lombardia. Il ruolo di coordinatore di Fi, dopo il ministero affidato a Bondi, andrebbe a Denis Verdini.

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