Lutto al distretto militare di Caserta per la morte di Vellone

di Redazione

Giovanni VelloneCASERTA. “Non riesco ancora a crederci” è il primo commento del Colonnello Luciano Jannetta, comandante del Centro Documentale di Caserta (ex Distretto Militare) alla notizia della scomparsa, avvenuta la scorsa notte, di Giovanni Vellone, da 40 anni dipendente civile del Ministero Della Difesa.

“Conoscevo Giovanni da decenni – ha sottolineato – per il distretto militare di Caserta, ora Centro Documentale, era una vera e propria istituzione. Sono profondamente addolorato. Con la sua scomparsa perdo un vero amico”. Sofferente da tempo per un male incurabile, Giovanni Vellone era nato 64 anni fa a Casanova di Carinola, lo stesso paese del Sottotenente Giovanni Pezzulo morto in Afghanistan il 12 febbraio scorso mentre portava aiuti umanitari alle martoriate popolazioni civili afgane. “La scomparsa dell’amico Giovanni – ha ribadito il Colonnello Jannetta – lascia un grande vuoto in noi e nella istituzione. Abbiamo avuto la fortuna di camminare insieme per molto tempo. Lo scorso 18 aprile avrebbe dovuto prendere parte alla Festa del personale civile della Difesa che si è tenuta a Napoli. In quella occasione Giovanni avrebbe dovuto ritirare la Medaglia d’Oro per la lunga anzianità di servizio (40 anni) conferitagli dal Capo dello Stato. L’ho ritirata io per lui e quando sono andato di persona a casa a portargliela, era molto emozionato e felice”. Vellone, diversamente abile perché affetto da grave deficit visivo, rappresentava per l’Ente e le numerose persone che lo conoscevano l’esempio dell’uomo che reagisce con tenacia e determinazione alle sventure della vita. Uomo tutto di un pezzo, attaccato alle Istituzioni, umile servitore dello Stato, per molti anni ha esercitato anche attività sindacale sempre in maniera costruttiva e propositiva. Lascia tanti amici e tante persone che lo hanno sempre stimato. “Centralinista” del Distretto, famoso per il suo attaccamento al “servizio”, famoso, anche, per le elevate qualità professionali in pratica un computer vivente che ricordava i numeri di tutti e la voce di tutti anche a distanza di anni. “Grazie Giovanni per quello che ci hai insegnato”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico