San Marco, comunque vada ci sarà una Zitiello sindaco

di Redazione

Vincenzo ZitielloGabriele ZitielloSAN MARCO EVANGELISTA (Caserta). Alle ore 24 di questa notte scade il termine per la campagna elettorale. La giornata di sabato sarà dedicata alla riflessione per tutti i 4.600 elettori di San Marco Evangelista.

Anche i due candidati sindaci di San Marco Evangelista dovranno sospendere comizi, feste e cene aventi carattere di propaganda elettorale, su questo punto la legge è inflessibile. Comunque vada a finire questa tornata amministrativa, sarà uno Zitiello a governare la città che, cinque anni fa, voltò le spalle alla sinistra e consentì al centrodestra di dettare le linee guida per il quinquennio. Sarà capitato a molti di noi di avere cognomi uguali. Ma quando questa circostanza si verifica tra due politici che si contendono la poltrona di sindaco, la cosa è ancor più curiosa. Ed è ciò che accade appunto a San Marco Evangelista. A contendersi i voti dei 4mila 600 elettori, infatti, ci sono solo due liste: quella del sindaco uscente, Vincenzo Zitiello, di Forza Italia, sostenuta da tutto lo schieramento di centrodestra, e quella di Gabriele Zitiello, ex segretario dei Ds locali, cugino del sindaco uscente, candidato sindaco con la lista “Unione per San Marco” che raggruppa tutti i partiti del centrosinistra (PD, Rifondazione, Italia dei Valori, Partito Socialista, Comitato per la vita, Indipendenti). Comunque vada, insomma, dopo il 14 aprile ad indossare la fascia tricolore di San Marco Evangelista sarà uno Zitiello. Scorrendo i nomi dei candidati, spiccano le assenza di due big della politica locale: Aniello Casella, attuale assessore all’Ambiente della giunta del sindaco Zitiello, espressione di Alleanza Nazionale, e Giuseppe Merenda, segretario cittadino dei Comunisti Italiani, attuale Presidente della Seproter. Si tratta di assenze importanti che potrebbero creare delle ripercussioni sull’affluenza alle urne e spostare decine di voti da una parte all’altra. Da un più attento esame delle due liste, possiamo notare che la “questione rosa” non è stata propria presa in considerazione. Nella lista del sindaco uscente non è stata inserita neppure una donna, mentre nella lista del centrosinistra, così attenti alle pari opportunità, troviamo una sola donna, per di più già “scafata” politicamente, in quanto nel passato ha ricoperto incarichi assessorili con gli esecutivi dell’allora sindaco comunista, Michele Di Maio.

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