“Perchè non possiamo non dirci socialisti”

di Redazione

PsNAPOLI. Riceviamo e pubblichiamo l’appello di un gruppo di intellettuali napoletani.

“Perché siamo laici, e la laicità è un valore irrinunciabile in tutte le moderne democrazie. Ne costituisce il lievito essenziale. L’unico partito che garantisce fermezza di posizioni su temi come la bioetica, il divorzio breve, il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto è, in Italia, il Partito Socialista. Perché siamo europei, e in Europa i socialisti son o forza di governo seria e affidabile: rappresentano l’unica Sinistra che, in forza di un’originale elaborazione, tiene insieme il merito e il bisogno. Perché siamo solidali con chi ha un lavoro precario ed è esposto ai venti selvaggi del mercato e della flessibilità, con chi non ha ancora un’occupazione, con i pensionati, le donne, i senzatetto e tutti i soggetti deboli della società. Perché crediamo nella scuola pubblica e vogliamo che sia sempre più potenziata e restituita al suo ruolo naturale di strumento fondamentale di promozione culturale, civile e sociale per i nostri giovani. Perché abbiamo a cuore le sorti della nostra democrazia, minacciata oggi da una ristrutturazione brutale del sistema politico che non risolve nessuno dei tanti problemi italiani. Perché siamo di sinistra e crediamo in essa. Riteniamo, cioè, che la storia, gli ideali, i valori della sinistra siano quanto mai attuali. Perché siamo riformisti, e rigettiamo con forza la volgare semplificazione secondo la quale i riformisti sarebbero la destra della sinistra. Riformismo significa non accontentarsi dell’esistente, immaginare un mondo nuovo, senza disuguaglianze, e battersi per esso”.

Giuseppe Cacciatore, filosofo, Accademico dei Lincei;
Antonio Ghirelli, giornalista e scrittore;
Salvatore Prisco,doc. Università Federico II;
Milena Montanile, doc. Università di Salerno;
Franco Cassese, doc. Università Federico II;
Gerardo Ragone, doc. Università Federico II;
Alfredo Guarino, doc. Università Federico II;
Mario Francese, giornalista, presidente CSD “Carlo Rosselli” di Aversa;
Franco Iacono, già europarlamentare PSI;
Elio Capriati, saggista, presidente Circolo “Carlo Rosselli” di Napoli;
Luigi Piemontese, doc. Università Federico II;
Antonio Cimmino, avvocato, presidente Associazione “Francesco De Martino”;
Antonio Scocozza,doc. Università di Salerno;
Andrea Ferrari Bravo, ingegnere;
Elio D’Auria, doc. Università della Tuscia;
Ciro Raia, docente, presidente Istituto Studi Socialisti “Gaetano Arfé”;
Ernesto Bruno Schiano, ingegnere;
Pietro Lezzi, già sindaco di Napoli;
Riccardo Marco Pinto, avvocato;
Salvatore Simioli, avvocato, presidente Arcigay Campania;
Rosalba La Creta, doc. Università Federico II;
Matteo Cassese, doc. Università Federico II;
Marco Monaco, avvocato, vicepresidente CSD “Carlo Rosselli” di Aversa
Alberto Cuomo
, doc. Università Federico II;
Epifanio Aiello, doc. Università di Salerno;
Raffaele Cuorvo, ingegnere;
Massimiliano Amato, giornalista, direttoreIstituto Studi Socialisti “Gaetano Arfé”;
Milena Gordon, archeologa
Franco Picardi
, medico, gi à sindaco di Napoli;
Andrea Buonajuto, avvocato;
Maria Luisa Chirico, doc. Seconda Università di Napoli
Claudio Grimellini, doc. Università Federico II;
Eugenio Lucrezi, medico, dirigente ASL;
Franco Mancusi, giornalista, amministratore Azienda Turismo Campi Flegrei;
Riccardo Solimene, doc. Università Federico II;
Bruno Wolfer, ex funzionario Isveimer.
Nicola Imbriaco, già senatore PCI;
Franco Iadanza, avvocato;
Antonella Marciano, ricercatrice Università Federico II;
Claudio La Rosa, avvocato;
Filippo Caria, già capogruppo PSDI alla Camera;
Mariano Nuzzo, presidente Ricercatori Universitari Campania;
Enrico Ricciuto, avvocato;
Aniello Montano, doc. Università di Salerno;
Vincenzo Esposito, ricercatore IRES-CGIL Campania;
Massimo Rosi, doc. Università Federico II;
Antonio Lombardi, già segretario regionale Cgil Campania;
Marco Trotta, ricercatore Università di Chieti;
Giuseppe Mirra, ricercatore Università Federico II;
Alberto Ciampaglia, già sottosegretario di Stato;
Antonio Simeone, presidente ANM;
Franco Zoleo, doc. Università Federico II;
Gennaro Napolitano, architetto;
Maria Grazia Sangermano, biologa;
Giacinto Carpino, avvocato;
Tito Livio, docente;

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