Castellammare, petizione per il recupero del centro antico

di Redazione

Centro AnticoCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli). “Rialzati, centro antico” è lo slogan con cui il Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia, prendendo a prestito il motto della scorsa campagna elettorale del Pdl, lancerà una petizione popolare nei quartieri di Caporivo, Licerta e SantaCaterina.

“Scopo della nostra petizione – spiega Antonio Sicignano, leader del centrodestra stabiese e vicepresidente regionale dei Circoli della Campania – è di risvegliare l’attenzione dell’amministrazione comunale verso una parte della città che sta attraversando uno dei momenti più bui della sua storia. Questa petizione – continua – nasce anche nel nome di Salvatore Caiazzo. Il barbiere del quartiere Caporivo, che, lo scorso 8 marzo, colpito da infarto, è morto poco dopo l’arrivo dei soccorritori, che intanto erano rimasti bloccati con l’ambulanza nei vicoli del centro storico tra le auto in sosta selvaggia. Con Centro AnticoSalvatore proprio alcuni giorni prima del tragico evento avevamo deciso di intraprendere una petizione popolare per il rilancio della zona”. Continua Sicignano: “Oramai i cittadini sono sul piede di guerra, in quanto sono costretti a vivere tra auto in sosta selvaggia, edifici pericolanti, strade dissestate ed, in particolare, tra i topi che, soprattutto nelle ore serali, imperversano indisturbati in tutto il quartiere. I residenti sono sfiduciati dalla politica cittadina, perché il Centro antico, in questa legislatura comunale, è stato completamente dimenticato dall’amministrazione”. Quanto ai lavori, annunciati di recente dal Sindaco, per il restauro dell’ex convento delle Stimmatine le cui sale ospiteranno gli uffici della fondazione Viviani, commenta Sicignano: “E’ inaccettabile che, con uno stato delle cose così devastante, e segnatamente con un manto stradale completamente distrutto, con edifici pericolanti a rischio crollo e con una viabilità decisamente impossibilitata, considerato anche la totale assenza di parcheggi, l’amministrazione comunale impieghi il denaro pubblico per ristrutturare un ex convento per allocarvi una fondazione culturale. Poi, con riferimento a questo edificio – continua – volevo ricordare che, alcuni anni scorsi, con il senatore Luigi Bobbio, attuale presidente provinciale di An, abbiamo già proposto di sistemarvici una caserma delle forze dell’Ordine. Proposta che rimane ancora valida, oltre che l’unica in grado di favorire il rilancio di tutta la zona anche dal punto di vista turistico”. Conclude Sicignano: “Ci faremo promotori di una proposta di legge volta all’abolizione dell’ICI per chi vive in tali quartieri disagiati”.

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