Belgiro Di Marzo: il benessere attraverso la cromoterapia

di Redazione

cromoterapiaLa cromoterapia ha origini antiche. Da sempre è stata attribuita grande importanza all’influenza che i colori hanno sulla salute degli esseri viventi.

Non a caso l’elioterapia, da secoli, è considerata la panacea per la cura di diversi disturbi. I colori, infatti, influenzano l’equilibrio del corpo e della mente. Dall’azione combinata delle diverse tinte può derivare il proprio benessere fisico. Il colore giallo, ad esempio, rimette in sesto l’intestino, mentre il violetto può riuscire ad arginare gli attacchi epilettici. Pensate che, ancora oggi, le finestre degli ammalati, in Cina, sono coperte con teli di colore adeguati al malanno. Addirittura il malato, per guarire prima, indossa indumenti dello stesso colore dei teli. La cromoterapia ha avuto un notevole sviluppo, grazie a numerosi studi scientifici che hanno evidenziato come influiscono i colori sul sistema nervoso, immunitario e metabolico dell’uomo. La cromoterapia, poi, s’integra facilmente con le altre terapie, potenziandone il risultato. I colori possono essere assorbiti dal nostro organismo in vari modi: attraverso la radiazione luminosa; attraverso la vista, quando mangiamo cibi con il colore naturale.

Attraverso l’utilizzo degli abiti “giusti”. Attraverso i sali da bagno colorati e la loro visualizzazione. Ed è proprio questa è la missione di Belgiro Di Marzo: usare i colori per aiutare il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. I colori dell’artista non possono certamente definirsi timidi o discreti. Ci piace coglierne la vigoria e la prepotente energia che emanano. Una vigoria ed un’energia che, però, sono rispettose delle emozioni di chi si pone davanti l’opera. Un rispetto dei sentimenti di “attesa” e di “speranza” anche di quanti quotidianamente lottano con i malanni del corpo, riportandone inevitabili cedimenti psicologici.

Nei suoi dipinti Belgiro Di Marzo rappresenta, allegoricamente, immagini multicolori dalle intense sfumature. Nell’arte di Belgiro Di Marzo i colori, usati con antica sapienza, sono i veri protagonisti dell’immagine. Ma, prima di continuare a parlare delle sue opere, conosciamo l’uomo: Di marzo nasce a S. Felice a Cancello nel 1950. Diplomato Maestro D’Arte presso l’Istituto d’Arte di S. Leucio – Caserta ed abilitato all’insegnamento di Disegno. Svolge l’attività pittorica, fino alla metà del 1979, nella casa paterna d’Arienzo; nella seconda metà del 1979 si trasferisce a Tor San Lorenzo d’Ardea, vicino Roma, dove continua la sua attività pittorica. Lì, abbandonati gli schemi di pittura realistici, e dopo varie ricerche, giunge al modo attuale di esprimersi, attraverso una tecnica totalmente personalizzata. In quei due anni fa parte di un gruppo di pittori romani, denominato G.A.T., patrocinato dalla Pro-loco del Comune di Pomezia, e partecipa a numerose collettive e rassegne. Dal 1982 si trasferisce a S. Maria a Vico (Ce), dove tuttora risiede. Molte sue opere si trovano in collezioni private sia in Italia sia all’estero.

Qui di seguito riportiamo i lusinghieri giudizi che, nel corso della venticinquennale attività, Belgiro Di Marzo ha collezionato in ogni parte d’Italia:

Pittura con scenari ampi e geometrie rigorosissime quelle di Belgiro Di Marzo. Una pittura di forte spessore e di gran concretezza. Di Marzo diventa pensoso di fronte alla compresenza, nel mondo, d’armonie e disarmonie e ciò rende più umana la sua arte. ANGELO CALABRESE

La Bibbia con i suoi racconti profondamente umani, il mondo mitologico greco e romano con le sue leggende mirabolanti, la storia ed il martirio dei santi cristiani tutti tesi al divino entrano prepotenti nella filosofia di vita di Belgiro Di Marzo ed animano le sue opere, sospendendole tra sacro e profano, tra passione e fermezza, tra purezza e peccato.

CARLO R. SCIASCIA

Nella sua terra, l’artista è considerato “d’avanguardia”, forse perché i suoi temi si spiegano in luce di un percorso critico simbolico e surreale, ma soprattutto perché negli olii su tela l’intramarsi dei segni attraverso il colore induce reminescenze divisioniste.

GIULIA SILLATO

Naturalismo, tensione simbolica ed onirica, apertura alla fiaba, caratterizzano l’arte recente del Di Marzo, interamente giocata attorno ad un modulo tecnico ed espressivo che rimanda, com’è noto, alla luminosa stagione del “pointillisme”, ai moduli di un cromatismo tonale in cui la luce si rinfrange e ricompone in una sintesi visiva che riverbera dentro ed oltre la vigilata costruzione formale. II punto di partenza è appunto il dato tecnico lungamente esercitato, che costituisce per Di Marzo una sorta di linguaggio, entro il quale recuperare una personale e sincera iconografia espressiva.

GIORGIO AGNISOLA

Artista d’avanguardia, scrutatore dell’inconscio, rappresentatore dell’animo: attraverso simbolismi lancia messaggi che l’osservatore non può che meditare. Tutto è fantastico nella sua pittura. In essa opera la presenza femminile sensualmente sentita come quella della natura nella sua potenza generativa.

GIORGIO FALOSSI

I chiari e gli scuri sono sbalzati da un fitto tratteggio. Una minuta calligrafia indaga tra i più nascosti dettagli, penetrando nelle pieghe della figura. Il suo simbolismo classico tradisce, la sua provenienza da aree peninsulari, ricche d’idealità, tramandate dal pensiero greco ellenistico, di cui, peraltro, conserva anche il culto dell’estetica monumentale a carattere apocalittico, tipica dei paesi mediterranei.

GIULIA SILLATO

Belgiro Di Marzo è un artista di grossa sensibilità, un artista che fa vedere il miracolo. Dalle sue opere si sprigionano continui messaggi in una fusione di colori che, quasi per incanto, diventa poesia.

CRESCENZO DEL VECCHIO

Per concludere, quest’exursus sull’arte del Di Marzo, qui di seguito riportiamo un breve elenco delle Mostre e Manifestazioni Artistiche alle quali ha partecipato:

Partecipazione XIII Fiera Internazionale d’Arte contemporanea – Bari 1986;

Rassegna Internazionale “Gran Prìx del Tricolore” – Reggio Emilia;

XVI Concorso Int. Modenart Modena;

II Rassegna Int. “Maestro Marino” Fabriano (An);

V Concorso int. Città di Bolognà;

Personale “Selezione Maffeiana” Palazzo Maffei Verona 1996;

Personale “II Cuneo” S. Maria a Vico 1990;

Personale “Suessola in Arienzo ed Arienzo nascente da Suessola” 1994;

Personale “Portoni Aperti” Teano (Ce) 1997;

Muratterra – Personale 1995;

Personale “Eventi Alfonsiani”, Chiostro S. Francesco, S. Agata dei Goti (Bn) 1997;

First International Art – Biennale di Malta 1995;

Collettiva UCAI “II Golgota 2000 anni dopo”, Caserta Vecchia 1999;

Sagra dell’Asparago Pozzovetere (Ce);

Collettiva UCAI, Casal di Principe (Ce), presso l’istituto Maria Ss. Preziosa, 2000;

Casaluce (Ce) Collettiva UCAI – “JubiBaeum”;

II Rassegna d’Arte Sacra “A Francesco D’Assisi”, Caserta Vecchia 2000;

Collettive:

“Nel segno di Mozart” – Palazzo Reale di Caserta (CE)

“Le interiorità dell’Arte” – Villa “Il Casale” Riardo (CE)

“Acqua Fonte di Vita” – Aversa (CE)

“Io, tu, noi e i colori della vita” – Caspe (Spagna)

“Gemellaggio Stellare” – S.Maria a Vico, Spagna, Brasile

Biennale delle Arti dell’Unità d’Italia.

Attualmente il Di Marzo è membro delle Associazioni:

UCAI (Ce); GAT (Gruppi Artisti Torvajanica);

Cenacolo dei Cavalieri (Raduna della pace e della fratellanza);

ACAM (Assistenza Culturale Artisti Mondragone);

Amici del Quadrato – Reggio Emilia;

Adesione al progetto “Ars Supra Partes” di Carlo R. Sciascia.

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