Ospedale Moscati, la denuncia del senatore Sodano

di Raffaele De Biase

Tommaso SodanoAVERSA. La paventata chiusura del pronto soccorso del nosocomio cittadino “San Giuseppe Moscati”, denunciata dal senatore della Sinistra l’ArcobalenoTommaso Sodano, e la pronta smentita dell’Azienda sanitaria locale hanno sottolineato, ancora una volta, le deficienze che attanagliano e mortificano la struttura ospedaliera e le professionalità che ivi operano.

La stessa precisazione dell’azienda, attualmente guidata con nuova e positiva dedizione dalla manager Costantini, circa l’interruzione del servizio non di pronto soccorso ma di quello funzionalmente contiguo di medicina d’urgenza palesa come, in sostanza, le denunce di Sodano, più ampie rispetto a quanto riportato, abbiano avuto comunque il pregio di rimarcare una situazione di inadeguatezza, tanto più se si tiene conto del ruolo di riferimento sanitario che il Moscati svolge nei confronti di un’intera comunità quale l’agro aversano, che conta una popolazione che oscilla fra le 250mila e 300mila unità. Va ricordato a riguardo come lo stesso senatore Sodano nella primavera dello scorso anno sotto la gestione della ex manager Ruggiero avesse sottolineato le criticità legate ad una cattiva organizzazione del personale ed alla bassa funzionalità del pronto soccorso, puntando il dito contro una direzione sanitaria troppo legata ad interessi che nulla avevano a che vedere con l’efficienza sanitaria. Tutto ciò, come si afferma da ambienti vicini al senatore ed alla Sinistra l’Arcobaleno, ha a che vedere con l’attuale neo manager Costantini solo nei termini, e non potrebbe essere altrimenti, di un’aspettativa che si ripone fiduciosamente nella nuova manager, affinché non ripeta gli “orrori” legati alla precedente gestione ed adotti, invece, quei provvedimenti che possano rilanciare l’intera struttura ospedaliera e la sanità locale.

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