Lavori via Seggio, Scaringia attacca Golia

di Redazione

Vittorio ScaringiaAVERSA. “La personale guerra dell’Ing Golia contro i commercianti di Via Seggio e di Via Sanfelice si è arricchita , venerdì mattina, di un nuovo deplorevole episodio”. Lo afferma, in una nota, il presidente de Le Botteghe del Seggio, Vittorio Scaringia.

“Venerdì 4 aprile il sottoscritto, recatosi presso l’ufficio tecnico del comune al fine di chiedere per l’ennesima volta lumi sullo stato dei lavori di via Seggio e per ribadire la pericolosità e l’inadeguatezza dell’arredo urbano istallato su via Sanfelice, veniva ricevuto dal Responsabile Ing. Golia e messo a conoscenza che il cantiere in oggetto era stato già chiuso in data indefinita con relativo collaudo (?) nonostante non si fossero mai visti tecnici che lo effettuassero, i tombini siano continuamente oggetto di ‘rappezzi’ (visto il continuo sprofondare degli stessi), la pavimentazione condivida la stessa triste sorte dei tombini e nonostante i faretti posizionati al suolo siano alcuni pieni di acqua altri con formazione evidente di condensa il che denoterebbe che gli stessi, forse non correttamente isolati, possano essere potenzialmente pericolosi nel caso in cui l’acqua venisse a contatto con parti elettriche. Mentre l’esimio tecnico rovistava tra i carteggi non trovando questo o quel foglio al fine di completare la sua lacunosa spiegazione, senza che io proferissi alcuna parola ed alla presenza di testimoni, improvvisamente non solo affermava testualmente che su Via Sanfelice lui non avrebbe mai permesso alcun intervento ma addirittura si scagliava con una serie di inspiegabili offese contro la categoria dei commercianti ed in particolare contro quelli di Via Seggio colpevoli, a suo dire, di essere degli emeriti incapaci e di averlo fatto oggetto di denunce penali (?). Per poi nello stupore generale completare il suo monologo, con offese esplicite e dirette al sottoscritto. A quel punto per evitare strascichi ho preferito salutare ed abbandonare la stanza senza rispondere alle sue offese. Rimango allibito ed indignato di come un cittadino o un rappresentante di una categoria possa venire maltrattato nella casa comunale da un dirigente che forse pensa di essere in diritto di mortificare ed umiliare chiunque, nel proprio pieno diritto, chieda di conoscere come vengono spesi i nostri soldi ed in particolare per dei lavori iniziati il 26/9/05 e che sarebbero dovuti finire il 12/5/06 e per i quali il comune ha stanziato ben 1.032.000 euro e per i quali al momento sono stati spesi circa 700mila euro! Posso solo fare appello al sindaco Ciaramella al fine di richiamare all’ordine questi personaggi che sono la prima causa di alcune delle gravissime inefficienze che tormentano la nostra città e che credendosi intoccabili pensano di poter fare di Aversa quello che più gli aggrada frustrando gli sforzi di chi ogni giorno prova a dare il suo contributo alla città”.

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