La Biblioteca inaccessibile ai disabili

di Redazione

 AVERSA. Barriere architettoniche che rendono la struttura off-limits per i disabili e quattromila volumi che attendono ancora di essere ordinati. La biblioteca comunale, situata nello storico Palazzo Gaudioso di Piazza Santulli, è stata inaugurata lo scorso anno, poco prima della scadenza elettorale.

Oggi, pur aperta al pubblico, non ha ancora intrapreso quel percorso di valorizzazione dell’enorme patrimonio librario – sono circa 18mila i volumi presenti, tra cui i preziosi manoscritti del cinquecento – che, pure, è stato ripetutamente annunciato dall’amministrazione Ciaramella. L’ascensore, che collega i tre piani della biblioteca, non è mai andato in funzione, perché ancora privo del collaudo. La struttura, dunque, dopo un lavoro di riqualificazione svolto insieme alla Soprintendenza e durato più di tre anni, è oggi inaccessibile per chiunque abbia difficoltà motorie. Ma i problemi non finiscono qui. Nel 2006, Linda Di Martino, una scrittrice originaria di Aversa, prima della sua morte espresse la volontà di donare il suo patrimonio librario, quattromila volumi tra classici di letteratura italiana, tedesca, inglese, francese, spagnola e volumi d’arte, alla biblioteca comunale di Aversa. Il trasferimento dei volumi è, già da tempo, materialmente avvenuto, ma quella donazione è custodita nell’ufficio economato del Comune. Il motivo? Mancano i fondi, poche centinaia di euro, per acquistare gli scaffali necessari ad ospitare i volumi. Insomma, una straordinaria opera di mecenatismo chiusa in scatoloni polverosi depositati in un ufficio: un esito diametralmente opposto alla volontà della scrittrice aversana di rendere la cultura accessibile a tutti. “Quella di Aversa – spiega il responsabile comunale della biblioteca, Luigi D’Alesioè una delle biblioteche più importanti di tutta la provincia. Il trasferimento, da S. Domenico a Palazzo Gaudioso, ha rappresentato un salto di qualità. Anche se esistono ancora dei problemi, soprattutto legati al bilancio non ancora approvato, molto lavoro è stato già fatto. Tutto il patrimonio è stato classificato ed è accessibile, come catalogo Opac, via web, attraverso il portale del comune. Sono stati digitalizzati i testi della sezione aversana e saranno resi pubblici anche i preziosi manoscritti del fondo antico. Oggi, inoltre, la biblioteca ha un custode ed è dotata di un sistema di sicurezza che garantiscono la protezione dai malintenzionati che, in un passato recente, hanno depredato la nostra biblioteca di volumi e computer”. I cinquecentini, però, non hanno il microclima necessario per garantirne una corretta conservazione, resistente al trascorrere del tempo; l’auditorium, inoltre, che doveva divenire, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, una sala eventi e un polo di aggregazione culturale è, dopo un solo anno dall’inaugurazione, abbandonato, uno spazio vuoto con vistosi problemi d’infiltrazione.

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