Elezioni, ad Aversa vincono Ciaramella e il non voto

di Nicola Rosselli

Mimmo Ciaramella AVERSA. Due vincitori ad Aversa: il sindaco azzurro Mimmo Ciaramella ed il partito dell’astensionismo. Al primo e alla sua amministrazione, infatti, va ascritto il gap positivo tra le percentuali nazionali raggiunte dal Pdl e dall’alleato Mpa oltre che dell’Udc che pure fa parte della maggioranza a livello comunale.

La vecchia Casa delle Libertà, infatti, sfiora il 65% dei voti, un vero e proprio trionfo che vede rafforzato lo strapotere del centrodestra in città. “Le elezioni politiche sono giunte – ha dichiarato il primo cittadino – in un momento delicatissimo per la nostra città, ma gli aversani ci hanno voluto premiare per quanto di buono abbiamo fatto e raggiungere certe percentuali non è certo facile”. In effetti siamo giunti a numeri che non si vedevano nemmeno nelle vecchie maggioranze assolute scudocrociate degli anni ottanta. Insomma, Ciaramella come valore aggiunto. Ma, accanto al “Mimmo cittadino”, l’altro trionfatore è stato il partito del “non voto” che in città ha fatto registrare un balzo in avanti del sette per cento passando l’affluenza alle urne dal 78,7% di due anni fa al 71,87 di quest’ultima tornata elettorale. Un forte segnale di malessere dovuto soprattutto al clima di sfiducia verso la politica registrato in città a seguito degli ultimi avvenimenti che hanno visto la crisi acuta dell’emergenza rifiuti ed i continui cambi di casacca da parte dei consiglieri nel parlamentino cittadino. Positivo anche il giudizio del risultato del Partito Democratico che viene dal dirigente cittadino Francesco Del Franco: “Di fatto abbiamo mantenuto i risultati della volta scorsa e non è poco se si considera che oggi il partito in città di fatto non c’era e se si aggiunge il forte astensionismo che è soprattutto degli elettori del centrosinistra”.

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