Asl Ce2: “Lavori per il reparto pediatrico del Moscati”

di Nicola Rosselli

Antonietta CostantiniAVERSA. “La sospensione delle attività del Reparto di Pediatria, da parte dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva del Distretto Sanitario n. 34 a seguito di verifica dei Nas e successivo verbale della predetta UOCP, è stata stabilita in un momento in cui la Direzione Generale, benché nominata da soli due mesi, aveva già provveduto a risolvere definitivamente il problema”.

Il giorno dopo la chiusura ufficiale del Reparto di Pediatria dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, l’Asl Ce2 prende posizione su quanto accaduto con un comunicato stampa nel quale definisce, di fatto, inopportuna la decisione di chiudere il reparto. “Il Direttore Generale – continua la nota della struttura sanitaria normanna – aveva infatti già dato disposizione per il trasferimento della Pediatria e del Nido al secondo piano del plesso, in locali già in precedenza individuati per l’allocazione del Centro Trasfusionale. Quest’ultimo troverà una più consona collocazione al piano terra, nell’area dell’ex-radiologia, facilmente accessibile da parte dei donatori”. Ed in questo senso erano già stati affidati i lavori relativi alla ristrutturazione della Pediatria e del Nido da parte della nuova manager Antonietta Costantini. Lavori che dovevano iniziare ed inizieranno lunedì prossimo. Stesso discorso anche per le gare per l’allestimento del nuovo reparto, il rinnovo di tutti gli arredi e l’acquisto di specifici presidi a misura di bambino che sono già partite. “La fornitura di alcune nuove apparecchiature in sostituzione di quelle oramai obsolete è stata aggiudicata per un importo di circa 55mila euro e saranno disponibili – continua la nota sottoscritta dalla responsabile dell’Urp Lidia Tisei entro un massimo di 15 giorni. Anche su questo aspetto quindi, il Direttore Generale aveva già disposto per tempo una specifica procedura negoziata”. Sull’episodio interviene direttamente anche la stessa Costantini che ha dichiarato: “La sospensione dell’attività è intervenuta in un momento in cui il problema era stato già concretamente affrontato. Ritengo che se si vuole davvero migliorare la sanità in questo territorio, sia giunto il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare. La direzione strategica di questa azienda lo sta già facendo con impegno”. Insomma, sembra di assistere alla classica tempesta in un bicchiere d’acqua con i soliti ignoti di turno che soffiano sul fuoco per rendere incandescente una situazione che tale non sembra essere affatto, ma che si vuole trasformare forse solo per motivi politici, al di là dei bisogni reali dei cittadini e del territorio dell’agro aversano.

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