Il sindaco Pagano chiede la Commissione d”Accesso

di Redazione

Nicola PaganoTRENTOLA DUCENTA. Pagano vuole la commissione d’accesso al Comune di Trentola Ducenta “per gli atti amministrativi degli ultimi di dieci anni”.

Questa la provocazione fatta dal sindaco alla conferenza stampa di giovedì pomeriggio, a cui erano presenti i componenti della giunta e della sua maggioranza.

Una conferenza stampa richiesta d’urgenza per commentare “i fatti gravissimi quanto anomali” che sono accaduti nella notte tra venerdì e sabato. Due colpi di pistola sono stati esplosi contro il portone della casa dell’ex sindaco Michele Griffo, attuale consigliere comunale di opposizione e capogruppo di Forza Italia alla provincia. Un episodio analogo (due spari contro lo stesso cancello IV Novembre) – rievocato dallo stesso Pagano ai giornalisti – accadde nel 1983 quando Griffo era sindaco di Trentola Ducenta.

Lanotizia è sbucata giovedì mattina sui giornali con il commento della stessa vittima. Accuse gravi quelle avanzate da Griffo (“Quando un’amministrazione del malaffare e del malgoverno cerca in tutti i modi di coprire le proprie malefatte scaricando sugli altri le responsabilità e seminando un clima di sospetto e odio, è facile che succedano queste cose”) che hanno richiesto l’immediata risposta di Pagano.

Michele GriffoL’attuale sindaco ha rimandato al mittente le “ingiurie” presentando un “quadro” della figura di Griffo. “Quello che è più grave – ha dichiarato Pagano – è l’uso politico e strumentale dell’ex sindaco per questo episodio. Un episodio equivoco, che riguarda un personaggio politico da un passato molto ricco di luci e ombre. Stiamo parlando di uno che ha fatto per 10 anni il sindaco, sia in precedenza all’attuale amministrazione che negli anni ’80. Stiamo parlando di uno che è stato membro del comitato di gestione dell’Asl in un momento molto particolare. Di uno che è stato membro del consiglio di amministrazione del consorzio rifiuti GeoEco, non dando alcun contributo a risolvere l’emergenza rifiuti e facendo discutibili assunzioni di funzionari e impiegate anziché di operai, cosa di cui ne stanno pagando oggi le conseguenze i cittadini trentolesi relativamente alla raccolta di immondizia”.

Pagano ha ritenuto “strano” il fatto che, nonostante l’episodio si sia verificato nella notte tra venerdì e sabato, abbia incontrato Griffo il sabato mattina al bar, “non riscontrando in lui alcun comportamento che lasciava presagire a quanto accadutogli”. “Solo poche ore più tardi – ha detto il sindaco – ho saputo della vicenda, l’ho chiamato per dargli la mia solidarietà e la mia disponibilità a tenere un consiglio comunale aperto. Come risposta ho ricevuto quell’inaudito attacco sui giornali”.

Altrettanto grave, per Pagano, è il fatto che “la locale stazione dei carabinieri non mi abbia avvertito dell’episodio, in quanto il sottoscritto è responsabile dell’ordine pubblico in città”.

Lunedì mattina, così, il sindaco ha allertato la Prefettura, chiedendo un incontro urgente col Prefetto Monaco. Incontro tenutosi mercoledì mattina, durante il quale Pagano ha stigmatizzato “l’atteggiamento del comandante della locale stazione e l’uso strumentale dell’ex sindaco”. D’accordo con i funzionari della prefettura, il sindaco aveva preferito non pubblicizzare la notizia, per agevolare le indagini, poi giovedì mattina il fatto è stato riportato da “Il Mattino”, condito dalle pesanti accuse di Griffo. A quel punto, Pagano ha chiesto al Prefetto la convocazione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, che si terrà nei prossimi giorni, dove chiederà, come dicevamo, la commissione d’accesso al Comune.

Municipio di Trentola DucentaIl primo cittadino, davanti ai giornalisti, ha poi rincarato la dose: “Questa amministrazione, da otto mesi, a torto o a ragione, è accusata di aver fatto ben poco, di sicuro non ha fatto alcun atto riguardante edilizia o lavori pubblici perché, e non eravamo obbligati, abbiamo fatto una scelta di legalità e trasparenza, stipulando un protocollo d’intesa con la Prefettura in materia di Antimafia. Tant’è che l’unico lavoro pubblico finora avviato, riguardante il rifacimento della facciata della scuola elementare, è attualmente bloccato per alcuni problemi con la ditta”. Pagano ha anche evidenziato il “blocco delle concessioni edilizie, perché abbiamo reintrodotto i criteri della legge Bassanini, ossia che tutti gli atti sono responsabilità dei funzionari, contrariamente agli ultimi dieci anni quando ogni atto amministrativo, in particolare quelli riguardanti l’edilizia e l’urbanistica, è passato nelle mani di Griffo. Infatti, semmai l’autorità giudiziaria visionerà gli atti troverà la firma di Griffo. Quindi, – ha aggiunto Pagano – vi è stata una gestione personalistica, da dominus assoluto, da parte dell’ex sindaco. Ogni scelta urbanistica, concessione edilizia, legata a insediamenti commerciali, zona industriale, è riconducibile in prima persona all’ex sindaco. Per non parlare di oneri di urbanizzazione mai pagati per migliaia e migliaia di euro, di cui oggi stiamo richiedendo l’immediata restituzione”. Il sindaco ha fatto anche un’autocritica: “Mi dispiace di aver permesso questo tipo di gestione, poi però ci siamo stancati e abbiamo mandato a casa Griffo, ecco perché oggi lui reagisce in questo modo”. Per Pagano l’episodio accaduto a Griffo “va ricondotto a tale sua gestione, o tuttavia al suo passato di membro del GeoEco per la questione delle assunzioni, o anche al proprio stile di vita”.

Una vicenda che potrebbe aprire uno scenario inquietante sulla storia vecchia e nuova del governo del paese. L’indagine, pare, sarà seguita direttamente dalla sezione territoriale dei Carabinieri di Aversa.

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