Un termovalorizzatore a Teverola?

di Antonio Taglialatela

un termovalorizzatore TEVEROLA. Un termovalorizzatore nell’area industriale di Teverola? E’ la domanda che imperversa tra la comunità della cittadina aversana dopo la notizia, circolata negli ultimi giorni, della costruzione di un impianto di trattamento rifiuti su un’area attigua alla centrale termoelettrica, con annesso sito di compostaggio.

Il progetto porterebbe la firma di Hera, la multiutility proprietaria delle due centrali termoelettriche situate nell’area industriale, la seconda inaugurata nei mesi scorsi. La Hera avrebbe stretto un accordo con la romana Acea, specializzata nella gestione delle reti energetiche e idriche. L’impianto verrebbe realizzato da un’associazione temporanea di imprese composta dalla Manutencoop di Bologna e dalle imprese Coppola di Caserta. Notizia che certamente non è stata presa bene dai teverolesi, che già nel 2000 protestarono duramente contro la realizzazione della prima centrale termoelettrica.

Della questione si è interessato il consigliere di opposizione di Alleanza Nazionale, Raffaele Improta, il quale, recatosi presso l’ufficio tecnico comunale, ha riscontrato che, almeno per il momento, nessuna autorizzazione è stata rilasciata in proposito. Improta ha interpellato anche l’assessore all’Ambiente, Dario Di Matteo, il quale ha smentito, ritenendo una “invenzione” la voce che sta circolando. “Ci terremo costantemente informati sull’evolversi della vicenda – commenta Improta – e se la stessa si rivelasse fondata lo comunicheremo immediatamente alla popolazione. Teverola è già fortemente martoriata da un impatto ambientale devastante, i cittadini non vogliono termovalorizzatori ma una bonifica ambientale”.

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